Il maltempo e le poche presenze di stranieri non fanno decollare la stagione dei campeggi

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Natura, sole, divertimento e sana vita all’aria aperta. La scelta del campeggio per le vacanze estive in Valle d’Aosta parrebbe quella migliore di questi tempi, soprattutto per le famiglie con i bambini che possono trovare ampi spazi protetti per giocare in libertà. Eppure l’estate 2021 stenta a decollare, perlomeno in alcune località valdostane, forse anche a causa del tempo ancora instabile.

“Noi è da giugno che stiamo lavorando bene, ogni giorno riceviamo telefonate per nuove richieste, ma in effetti dipende molto dalle vallate: purtroppo qualche collega di altre località risulta più penalizzato. - afferma Matteo Restelli, presidente di Faita FederCamping dal mese di novembre del 2020 e titolare del Camping Cervino ad Antey-Saint-André - La vita en plein air si sta confermando un’importante tendenza in questo periodo e margini di crescita ve ne sono parecchi. Gli italiani sono tornati a scegliere una vacanza a misura di famiglia e dell’attività all’aperto”.

Gli ultimi mesi di lavoro sono stati soprattutto concentrati sulla formazione degli operatori, come sottolinea il presidente di FederCamping, ma ora si pensa già ai progetti futuri, come l’idea di promuovere una sorta di tour all’interno della regione con tappe nei camping delle diverse località. “Il nostro è un settore molto dinamico ed è stato comunque meno penalizzato rispetto ad altri proprio per le sue peculiarità. - spiega Matteo Restelli - Per fare un esempio, se il settore alberghiero in Valle d’Aosta nel mese di agosto 2020 ha avuto una flessione del 30 per cento circa rispetto all’anno precedente, quella dei camping è stata solo del 5 per cento. Il nostro è un ambito si presta naturalmente al distanziamento, alla vita all’aria aperta, ed è un’onda questa che dobbiamo cavalcare”.

“Secondo quelle che sono le mie previsioni per quest’anno agosto sarà un po’ come gli anni precedenti, con un grande afflusso di turisti. Però, a differenza della scorsa stagione, il mese di luglio per ora è molto tranquillo. - dichiara Jean-Paul Voyat del Camping Les Salasses di Cogne, ex presidente di FederCamping - Nell’estate 2020 abbiamo assistito a un gran movimento, forse la gente aveva davvero voglia di tornare a vivere all’aria aperta dopo i mesi del lockdown. I fine settimana vedevano sempre il pienone, quest’anno non è così. Per ciò che riguarda la clientela le percentuali sono equamente suddivise, tra italiani e stranieri”.

“Purtroppo di prenotazioni ce n’erano parecchie per i prossimi giorni, ma il maltempo sta rovinando tutto. La gente ha disdetto preferendo il mare o comunque le località più calde. Del resto è normale, in montagna se il tempo è brutto dopo un giorno o due si cambia aria. - afferma Marzia Calvo del Camping Grandes Jorasses della Val Ferret di Courmayeur - Gli unici che resistono sono gli escursionisti in arrivo per il tour del Monte Bianco, però chiaramente si tratta di un turismo mordi e fuggi. Per ciò che riguarda il mese di agosto le prenotazioni sono buone, speriamo che il tempo ci dia una mano. Noi siamo fiduciosi. La gente ci conosce e sa che il campeggio è un luogo ideale per le famiglie e con tante possibilità per fare divertire i bambini”.

“Al momento la situazione è molto tranquilla, speriamo in qualcosa in meglio per le prossime settimane. - conferma Martina Alliod del Campeggio Deans, situato nell’ampio pianoro di Extrapieraz a 4 chilometri da Brusson, in Val d’Ayas - In realtà è già da qualche anno che assistiamo ad un po’ di calo nel nostro settore, anche se l’anno scorso, dopo una stagione partita un po’ in ritardo, il mese di agosto era andato molto bene. Speriamo che il quadro si ripeta quest’anno”.

“In questo periodo le presenze sono veramente scarse. - dichiara Massimo Bal dell’Internazionale Touring di Sarre - Sembrano ormai lontanissimi gli anni in cui vedevamo nella nostra struttura centinaia di belgi e olandesi, ora gli stranieri si contano sulle dita di una mano. A mio parere sono bloccati dalle eccessive normative italiane, perché da quel che mi risulta vanno in Svizzera oppure in Austria senza troppi problemi. A giugno non abbiamo visto nessuno e ora per il fine settimana è arrivata solo una coppia di pensionati in camper. E’ da cinquant’anni che faccio questo lavoro ma poca gente così non si è mai vista. E pensare che abbiamo fatto numerosi investimenti, abbiamo rinnovato diverse strutture, il ristorante, la piscina. Ora speriamo di lavorare bene nel mese di agosto, le tre settimane centrali saranno molto richieste”.

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