Il libro di Aimé Maquignaz sul ritorno del lupo sarà presentato a Roma
Il libro “Il ritorno del lupo. Storie, leggende, miti dalla Mongolia al Cervino” di Aimé Maquignaz di Valtournenche, che è stato pubblicato all’inizio di quest’anno dalla Mondadori Libri - Piemme di Milano, giovedì 24 giugno verrà presentato a Roma. Il volume, che si apre con una prefazione dello scultore ligneo, alpinista e scrittore trentino Mauro Corona - che lo descrive come un romanzo antico, molto attuale e di interesse assoluto - affronta e percorre in 208 pagine una tematica quanto mai attuale. Infatti tratta soprattutto delle relazioni complesse dell’uomo con il lupo, ricordando la presenza di questo animale nel corso della storia dal Medioevo ad oggi nelle civiltà, nelle religioni, nella letteratura, nella mitologia e nelle fiabe e nelle leggende. La prima parte di questo testo è rappresentata da una fiaba, e come tutte le fiabe è composta da scene forti, crude, aventi quale “eroe” della stessa Lupetto, un giovane lupo, sopravvissuto alla tragica morte dei suoi genitori, il quale ormai solo affronta un percorso iniziatico e denso di difficili prove. Quest’ultimo si snoda dalla Valsavarenche scendendo fino ad Aymavilles, Saint-Pierre e poi Aosta, quindi verso Pontey - dove in Valmeriana viene quasi ucciso un altro lupo alfa -, Chambave, Torgnon, Antey per poi giungere a Valtournenche e risalire fino a Breuil Cervinia, al cospetto del “Dente del Lupo”, il Cervino, dove Lupetto incontrerà il suo autore. Le altre 2 parti di questo libro di Aimé Maquignaz - artista, scrittore, politico, albergatore e viaggiatore di Breuil Cervinia - sono dedicate al lupo nei vari continenti, alla sua ridiffusione in Italia, al suo ritorno in Valle d’Aosta, tramite racconti anche di esperienze vissute in prima persona. «Non ho voluto limitarmi a raccontare come e perché i lupi siano tornati nei boschi italiani, dal Gran Paradiso al Cervino, ed anche in quelli francesi, tedeschi e austriaci, dopo essere stati quasi sterminati fino a circa gli anni Settanta del secolo scorso. - osserva Aimé Maquignaz - Infatti mi è sembrato importante fare conoscere, tramite mie esperienze dirette con le popolazioni locali, i lupi per noi più lontani, dalla Mongolia alla Siberia al Canada. Ho colto l’occasione, parlando del “lupo cattivo”, per fare una divagazione filosofica sulla presenza del Male nella dimensione umana e per spiegare invece che nella dimensione cosmica il Male non esiste ma esiste solo il divenire. Anche il mito dell’uomo lupo o del licantropo testimoniano di quanto il lupo da sempre sia profondamente penetrato nell’immaginario collettivo degli esseri umani. Rimanendo solo nell’ambito della Valle d’Aosta esistono almeno 4 leggende che narrano di queste trasformazioni. Il libro ha avuto un buon successo da quando è in vendita nelle librerie di tutta Italia dallo scorso febbraio. In alcune città, come ad Aosta questa estate, stiamo prevedendo delle presentazioni. Sabato 17 luglio, alle 11, nella piazzetta della Guide a Valtournenche si terrà la prossima». A quella di giovedì 24 giugno, alle 18, nella Capitale, alla Libreria Mondadori in via Piave, interverranno i senatori Albert Lanièce e Antonio Tomassini nonché il sindaco di Valtournenche e figlio dell’autore Jean Antoine Maquignaz. Seguirà “l’aperitivo del lupo” alla adiacente Fiaschetteria Marini. Per altre informazioni a questa presentazione si può contattare Aimé Maquignaz al 333 3436041.