Il Jambon de Bosses ambasciatore dei sapori della Valle d’Aosta al Salon du 2 Roues a Lione
Un museo dei bolidi dei campioni del Motomondiale al Colle del Gran San Bernardo che, quindi, sarebbe il più alto d’Europa. Il periodo di apertura? Durante l’estate, quando i centauri affollano la strada per il valico. Ad accarezzare il progetto è Bruno Fegatelli - vulcanico presidente del Prosciuttificio De Bosses, a Saint-Rhémy-en-Bosses, con la passione per le moto nel sangue - dopo lo strepitoso successo al Salon du 2 Roues a Lione, tra i più importanti in assoluto, che si è svolto da giovedì 7 a domenica 10 marzo. «Come membri appassionati del World Classic Racing Bikes - racconta Bruno Fegatelli - abbiamo portato l’amore per il territorio della Valle d’Aosta al cospetto delle leggendarie ruote che hanno plasmato la storia del motociclismo». Il World Classic Racing Bikes nasce nel 2016 per iniziativa di un gruppo di amici, piloti e collezionisti di 6 nazioni (Italia, Francia, Lussemburgo, Belgio, Venezuela, Spagna, Inghilterra e Svizzera) con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio delle moto classiche da Gran Premio e di partecipare alle principali manifestazioni internazionali ad esse dedicate. Con oltre 150mila visitatori in 4 giorni, il Salone di Lione è stato un trionfo di entusiasmo e curiosità. «Chi è passato dallo stand del World Classic Racing Bikes - sottolinea Bruno Fegatelli - ha avuto anche la possibilità di gustare il Jambon de Bosses, un pezzetto autentico della nostra amata regione, circondato da moto uniche». Non a caso era presente, tra gli altri, il 15 volte campione del mondo Giacomo Agostini, che ha assaporato il Jambon De Bosses affettato per l’occasione dal segretario del World Classic Racing Bikes George Chatelain, elvetico ma di origini valdostane.