Il grido di allarme di Coldiretti “Prorogare le misure di sostegno agli investimenti per le imprese”
Lo scoppio della guerra e la crisi energetica hanno generato un aumento medio di almeno un terzo dei costi di produzione dell’agricoltura per un esborso aggiuntivo stimato dalla Coldiretti a livello nazionale pari a circa 8 miliardi su base annua rispetto all’anno precedente. «Anche in Valle d’Aosta le imprese agricole si trovano a fronteggiare un rincaro generalizzato: dalle materie prime, ai mangimi, dai fertilizzanti fino all’energia per non parlare degli imballaggi, in plastica e in vetro come le confezioni di latte, le bottiglie per il vino e i succhi e i vasetti per i prodotti trasformati in generale» sottolinea Elio Gasco, direttore di Coldiretti VdA.
Secondo Coldiretti servono perciò «interventi urgenti e rimedi immediati a livello di sistema che passano per un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare e rendano l’Europa e l’Italia autosufficienti dal punto di vista degli approvvigionamenti di cibo».
Sul fronte regionale i vertici di Coldiretti Valle d’Aosta, il presidente Alessio Nicoletta e il direttore Elio Gasco, hanno inviato martedì scorso, 8 marzo, una lettera all’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Davide Sapinet. Al centro della missiva la richiesta di mettere a punto strategie e sostegni che possano aiutare le imprese a superare l’attuale impasse. «Le misure di aiuto straordinarie varate in questi ultimi 2 anni hanno dimostrato la loro efficacia e hanno consentito alle aziende agricole valdostane di arginare la crisi economica generata dalla pandemia. - sottolinea Alessio Nicoletta - Considerato che l’iter di approvazione del nuovo Psr non consentirà alle aziende di effettuare domande di contributo almeno per i prossimi 2 anni, riteniamo importante la riapertura della misura sugli investimenti consentendo così agli agricoltori valdostani di continuare il loro percorso di innovazione e sviluppo».