Il grande mosaico «dei mesi e dell’anno» si potrà visitare anche in modo virtuale

Il grande mosaico «dei mesi e dell’anno» si potrà visitare anche in modo virtuale
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Il grande mosaico medievale «dei mesi e dell’anno», che campeggia nel coro della Cattedrale di Aosta, si potrà presto visitare anche in modo virtuale. E’ stato fotografato da un’altezza di 4 metri, con una cura del dettaglio che permette di ingrandire l’immagine fino alle dimensioni reali. Dal mese di ottobre, questo lavoro accurato di restituzione digitale di una delle raffigurazioni più belle che si trovano nelle Cattedrali del medioevo, si potrà ammirare anche accedendo dai siti www.diocesiaosta.it e cattedraleaosta.it.

Vedere i dettagli

Il progetto è nato dal felice incontro della direttrice dell’ufficio beni ecclesiastici Roberta Bordon con Marco Stucchi, esperto in valorizzazione dei beni culturali, in particolare utilizzando le più moderne tecnologie per la comunicazione. Marco Stucchi ha già curato la visita virtuale del museo della Cattedrale di Otranto, unico al mondo per grandezza e fattura. «Il Mosaico di Aosta gli è secondo, ma bisogna anche considerare la diversa collocazione geografica di Otranto e di Aosta» ha spiegato l’esperto durante la presentazione in Cattedrale, organizzata giovedì 19 nell’ambito di Plaisirs de Culture. «Dietro questo progetto c’è un grande studio - ha proseguito Marco Stucchi - che può essere aggiornato e completato nel tempo, fino ad arrivare ad una visita virtuale completa del tesoro». In ogni immagine, icone ben posizionate permettono di aprire altre pagine sono spiegati dettagli della facciata della Cattedrale, i particolari stalli del presbiterio, i mosaici oppure opere particolari contenute nel Tesoro, come i busti reliquiari o il particolare dittico in avorio, con le sue assicelle riunite a libro.

Dalla prima pagina si può anche scegliere i «capitoli» del progetto: la Cattedrale, il mosaico dei mesi e dell’anno, il mosaico superiore che in genere è coperto da un tappeto, il museo del Tesoro. «Ovunque ci si trovi - aggiunge Marco Stucchi - si può accedere al sito e visitare o mostrare virtualmente l’arte della Cattedrale di Aosta, con una eccellenza digitale che permette di passare dalla veduta per intero del Mosaico al suo dettaglio in scala 1 a 1, tanto da vederne anche le imperfezioni. Inoltre, solo nel caso di Aosta per vedere meglio le immagini che sono disposte in cerchio, si può ruotare l’oggetto fino ad ottenere la figura diritta».

Altri 2 nuovi strumenti sono già disponibili all’interno della Cattedrale, per migliorare l’esperienza di visita di tutti e anche per le persone con disabilità sensoriali e cognitive. Sono stati resi possibili grazie al progetto «Cattedrali accessibili» della Consulta Beni Culturali della Regione Ecclesiastica Piemonte-Valle d’Aosta, realizzato con il contributo della Fondazione CRT e con la collaborazione dell’esperta Maria Cosentino.

Il primo è posizionato all’ingresso della Cattedrale. Entrando dal portone principale, sulla destra si incontra un pannello visivo-tattile multisensoriale che propone testi e immagini, raddoppiati da segni in rilievo per la lettura in braille e per seguire le forme raffigurate. In più, un codice da inquadrare con il cellulare, permette di scaricare contributi audio-video in linguaggio LIS per i non udenti.

Il secondo strumento riguarda sia la Cattedrale che il Museo del Tesoro: si chiama «Easy to read», cioè facile da leggere, ed è una guida speciale che permette di rendere maggiormente accessibili i contenuti a persone con disabilità cognitive o a quanti conoscono poco la lingua italiana. C’è anche un supporto alla visita in CAA - Comunicazione Alternativa Aumentativa, i particolari disegni e simboli che traducono le informazioni principali del luogo per favorire l’autonomia della persona con bisogni comunicativi complessi.

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