Il Gran San Bernardo nelle fotografie di Stefania Grasso

Il Gran San Bernardo nelle fotografie di Stefania Grasso
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Il legame di Stefania Grasso con la Valle d’Aosta si conferma e si stringe: la passione della fotografa vercellese la porta verso il Gran San Bernardo, di cui ha immortalato le bellezze, ora pubblicate nel volumetto “La Valle del Gran San Bernardo e l’affascinante metamorfosi”. Microbiologa e insegnante di scienze nelle scuole secondarie del vercellese, questa volta ha voluto sottolineare l’aspetto scientifico delle sue fotografie, che raccontano il percorso da Gignod fino all’arrivo al Colle, tra storia, scienze e religiosità. «Alla stesura del volume ha collaborato il professor Giovanni Ferraris, docente di cristallografia all’università di Torino. - precisa Stefania Grasso - Grazie alla sua preparazione ed esperienza nel settore della mineralogia, ha supervisionato la parte inerente il meraviglioso mondo delle rocce metamorfiche della vallata». Le fotografie di Stefania Grasso hanno ricevuto premi in concorsi e su riviste internazionali e spesso vi campeggiano le cime più note e suggestive della Valle d’Aosta. L’ultimo premio è di domenica scorsa, 20 novembre, una Menzione al contest Gilavar Photoclub in Azerbaijan sezione People. Chamois, Gressoney, Cervinia, Courmayeur sono stati immortalati molte volte, ma ora lo sguardo dell’artista e della studiosa si è voluto fermare solo sulla valle del Gran San Bernardo. «Per me è l’occasione per condividere le emozioni provate in questi due anni. - spiega - durante i quali ho avuto modo di fotografare questa meravigliosa zona della Valle d’Aosta e di arricchire il mio bagaglio scientifico e culturale. Io sono sempre stata fedele alla Valtournenche al maestoso Cervino ma ultimamente ho avuto modo di riscoprire la totale bellezza di questa regione».

Il libro (53 pagine, 15,60 euro, 10 euro l'ebook, su Amazon) si rivolge ad un pubblico ampio, «anche per avvicinare gli studenti delle scuole superiori alla bellezza delle scienze della terra - dice l'insegnante - permettendo un arricchimento culturale con notizie di storia e cultura locale. Io sono del resto un’insegnante di Scienze Naturali, laureata in Biologia con un piano di studi orientato verso l’indirizzo ecologico-ambientale. Sono molto legata a Madre Natura che ho sempre amato fin da adolescente cogliendo attraverso la fotografia i dettagli più preziosi. Nel libro ci sono quindi un percorso di Scienze Naturali, attraverso il panorama mozzafiato regalato da imponenti rocce metamorfiche; un percorso di Storia legato alla Via Francigena, di tradizioni e cultura della Valle; un viaggio alla scoperta dell’arte, con gli affreschi del Quattrocento della chiesa parrocchiale di Gignod, i dipinti del XIX secolo della parrocchia di Santo Stefano ad Allein, la raffinatezza di Saint-Oyen e i percorsi di contemplazione e misticismo di Saint-Rhémy-en-Bosses. Il volume si sofferma infine sul borgo di Etroubles, quello forse più legato alla Via Francigena».

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