Il Gran Paradiso protagonista ad Albertville nella cornice del Festival Le Grand Bivouac
Nell’ambito delle collaborazioni che il Gran Paradiso Film Festival intrattiene con altri festival a livello nazionale e internazionale, il Gran Paradiso è stato protagonista del 22esimo Festival Le Grand Bivouac, il festival del documentario e del libro, che si svolge ad Albertville, in Savoia, a ottobre e che quest’anno si è concentrato sul tema “Y croire encore”.
In particolare è stato riservato uno spazio speciale al Gran Paradiso Film Festival: il direttore artistico Luisa Vuillermoz ha ripercorso la lunga storia della manifestazione e ha illustrato i punti chiave della 26esima edizione conclusa quest’estate. A seguire, sono stati proiettati due dei successi del 25esimo Gran Paradiso Film Festival: il cortometraggio “Lo Combat” vincitore del Premio CortoNatura assegnato dalla giuria tecnica, alla presenza del giovane regista valdostano Gaël Truc, e il film “My Garden of a Thousand Bees” (David Allen, 2021), miglior lungometraggio secondo la giuria tecnica del Festival.
Luisa Vuillermoz nella sua veste di direttore di Fondation Grand Paradis ha preso parte a una tavola rotonda con la presidente del Parco della Vanoise Rozenn Hars, la guardaparco Danièle Bonnevie e, in collegamento, il filosofo della scienza Etienne Klein. Di fronte a una sala gremita, la sessione “Parcs Nationaux: sanctuaires ou grand bivouacs du vivant ?” è stata un omaggio ai parchi nazionali, alle loro lunghe storie e alla loro assoluta modernità, oltre che un’occasione per Fondation Grand Paradis di presentare le sue attività nel territorio del Parco del Gran Paradiso, il più antico d’Italia.
Luisa Vuillermoz ha partecipato anche alla giuria tecnica del prestigioso festival francese - composta dal regista Gilles Perret e dalla Presidente del Festival International de Programmes Audiovisuels (FIPADOC) Anne Georget - incaricata di selezionare i vincitori del Grand Prix “Reflets du monde” (premio al miglior film iscritto al concorso internazionale) e “Premiers regards” (premio alla miglior opera prima, sostenuto dalle città di Albertville e Aosta), assegnati durante la serata di premiazione di sabato 21 ottobre. Il “Grand Prix du Grand Bivouac” è andato a “Le fil d’or” di Nishtha Jain, mentre il premio “Premiers Regards” è stato assegnato al film di Lea Najjar “Kash kash, sans plumes on ne peut pas vivre”.
Luisa Vuillermoz ha commentato: “Un’occasione preziosa di arricchimento e scambio internazionale per serrare legami, anche transfrontalieri, in un momento in cui la connessione fra paesi diversi è più difficile, così come per esplorare nuove progettualità comuni per il futuro, anche con l’amministrazione e le istituzioni locali, e promuovere la Valle d’Aosta presso un pubblico attento e consapevole, che ha dimostrato molto interesse per il nostro Festival e il nostro Parco.”