Il giudice archivia anche la seconda inchiesta sul delitto Gilardi «Gli elementi raccolti nelle indagini insufficienti per un processo»

Il giudice archivia anche la seconda inchiesta sul delitto Gilardi «Gli elementi raccolti nelle indagini insufficienti per un processo»
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Accogliendo la richiesta formulata a novembre dello scorso anno dai pm Luca Ceccanti e Manlio D'Ambrosi, il giudice Giuseppe Colazingari ha disposto l'archiviazione del fascicolo per omicidio riaperto 10 anni dopo la morte di Giuliano Gilardi, ucciso a coltellate, il 27 dicembre 2011, nella sua casa di Senin, a Saint-Christophe. Erano indagati Salvatore Agostino, operaio edile pregiudicato 62enne, Cinzia Guizzetti - già principale indiziata del delitto nell'inchiesta che era poi stata archiviata -, l'ex marito di quest'ultima, Armando Mammoliti, e Domenico Mammoliti, operaio edile di 36 anni già noto alle forze dell'ordine.

«L'azione penale - scrive il gip Giuseppe Colazingari - non può essere esercitata con ragionevoli probabilità di successo poiché, la grande quantità di elementi raccolti nel corso delle indagini, le intercettazioni effettuate, le confidenze raccolte nel corso delle investigazioni, non possono fondare un giudizio di colpevolezza dibattimentale. L'unico elemento investigativo degno di nota è individuabile nelle tracce di Dna presenti sul chewing gum, riconducibile» a Salvatore Agostino. «Purtroppo, detto elemento probatorio non appare sufficiente, - aggiunge il Giudice dell’udienza preliminare - rendendo definitivamente impossibile affermare oltre ogni ragionevole dubbio che la morte di Giuliano Gilardi sia attribuibile anche solo ad alcuni degli indagati, e conseguentemente va disposta l'archiviazione».

Dopo una prima archiviazione del fascicolo, che risale al 2014, il caso era stato riaperto nell'aprile 2021, a seguito di una confidenza raccolta dai carabinieri della Compagnia di Chatillon e Saint-Vincent.

Nel gennaio 2022 la relazione della genetista Sarah Gino aveva certificato la compatibilità tra il profilo genetico estratto all'epoca dal chewing gum trovato nel letto dove giaceva privo di vita Giuliano Gilardi e quello di Salvatore Agostino. L’operaio edile, assistito dagli avvocati Gianfranco Sapia e Giuseppe Gallizzi, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, contestando anche l’utilizzabilità dell’esame fatto nel 2012 e chiedendo di ripetere l’estrazione del Dna (istanza respinta dal Gip durante l’udienza per l’incidente probatorio). «L’archiviazione del procedimento - dichiarano gli avvocati Sapia e Gallizzi - costituisce un grande sollievo per il Salvatore Agostino e conferma definitivamente la sua estraneità al delitto ponendo finalmente termine ad una vicenda dolorosa che ha inevitabilmente impattato sulla serenità personale e la vita sociale e familiare del nostro cliente». Giuliano Gilardi, ex operaio del reparto treno di laminazione della Cogne Acciai Speciali, con la passione per il calcio e per le moto, verso le 12.30 del 27 dicembre 2021 era stato trovato senza vita. Era stato colpito con 8 coltellate. Il medico legale indica l'orario della morte tra le 6 e le 8. A trovare il cadavere era stata Cinzia Guizzetti, che in base alle indagini dell’epoca era stata appena lasciata da Giuliano Gilardi. Sulla donna - che ha sempre respinto ogni accusa - si era concentrata fin dall'inizio l'attività investigativa, legata a un possibile movente di natura sentimentale.

Giuliano Gilardi

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