Il film “Api” racconta l’estate in Apecar di un gruppo di adolescenti valdostani

Il film “Api” racconta l’estate in Apecar di un gruppo di adolescenti valdostani
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Api è il nuovo documentario breve del regista e documentarista Luca Ciriell, prodotto da Lunia Film e L’eubage, e distribuito da Sayonara Film, che racconta l’estate in Apecar di un gruppo di adolescenti valdostani, tra musica trap, feste e derapate.

Il film è il secondo capitolo del progetto in fieri “Trilogia dell’adolescenza”. Tre documentari, dei quali l’ultimo ancora in sviluppo, che vedono al centro i ragazzi di tre diverse realtà italiane accomunati dalla passione per un mezzo di trasporto - il barchino a Chioggia, l’apecar ad Aosta e il motorino a Napoli - vissuto non solo nella sua primaria funzione di veicolo, ma come luogo di unione e di forza all’interno della propria cerchia di amici e tribù, rituale di iniziazione all’età adulta, strumento di sfida e di relazione con gli altri, rifugio e casa: una “macchina per abitare” il mondo. Api viene presentato in anteprima a Filmmaker Festival 2023, nel Concorso Prospettive, oggi, sabato 25 novembre, alle 19.30, al Cinema Arcobaleno di Milano.

La trama del film

I protagonisti sono Saba, Gallo, Fede e Jill, dei 15enni che hanno finito la scuola e trascorrono il mese di agosto circondati dall scorrazzando sulle proprie Apecar Piaggio modificate. A Pollein le loro giornate scorrono in maniera ciclica tra tentativi di tenere l’Ape su due ruote, riparazioni approssimative dei motori e stereo che pompano musica trap a tutto volume. Al mondo delle Api si contrappone il mondo delle moto, rappresentato da Rudy, diciottenne altezzoso e determinato a mostrare a tutti di essere il numero 1. Si ritrovano tutti sul piazzale della Torre piezometrica di Aosta: mentre Rudy si esibisce impennando, Saba e la sua banda passano il tempo sui cassoni delle Api, tra pizze e sacchi a pelo fino all’arrivo della notte, illuminati dalle luci led. Sembrano ignorare anche le poche ragazze interessate alle loro avventure. L’argomento dei loro discorsi è sempre lo stesso: l’Apecar. «Ho passato tanto tempo con i ragazzi. - racconta il regista napoletano Luca Ciriello che ha scoperto il mondo dei giovani valdostani e e la loro pasisone per le Apecar quando è stato ad Aosta per partecipare la festival cinematografico FrontDoc - Li ho seguiti, aspettati, ascoltati, osservati, filmati. Attraverso molti momenti di confronto e confidenza, ma anche di silenzio, diffidenza e curiosità, si è sviluppato un rapporto di simbiosi».

Api è prodotto da Lunia Film fondata da Luca Ciriello nel 2017 e L’Eubage Srl, società storica valdostana che ha coordinato le riprese sul territorio, con il contributo del Fondo per il sostegno alla produzione audiovisiva della Fondazione Film Commission Vallée d’Aoste. La troupe di lavoro, formata da Ciriello e dal fonico Luis Murrighile, supportata dal produttore esecutivo Luca Bich e dal produttore creativo Luciano Barisone, ha lavorato per più di un mese sui territori di Aosta, Pollein e Charvensod. Il film è distribuito da Sayonara Film.

I nomi degli interpreti

Gli interpreti sono Simone Saba, Giulio Gallo, Jil Fiorot, Federico Romeo, Rudy Scavone, Matteo Elfieri, PierreYeuillaz, Claudine Rollet, Hélène Argentour, Alice Olivo, Andrea Mazzocchi, Erik Mammoliti, Simone Olivo, Simone Giacchino, Filippo Pugliese, Dyan Presti, Javier Blanc e Nicolas Jacquemin.

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