“Il dovere e il ricordo”: in un libro le testimonianze di ex combattenti valdostani e dei loro famigliari
E’ stata una bella presentazione, nella quale non sono mancati dei momenti di commozione, davanti al Salone Ducale pieno di persone interessate, molte delle quali coinvolte emotivamente nel ricordo dei famigliari. Il libro di Umberto Mattone, già sottufficiale dei Carabinieri, si presenta come il completamento del lavoro che l’appassionato ricercatore aostano aveva effettuato insieme all’amico Renato Gini e che aveva dato vita al volume “Soldats”, curato da Paolo Maccari ed edito nel 2011, accompagnato dall’apprezzata mostra fotografica all’Hotel des Etats con i ritratti dei reduci di Francisco De Sousa. L’impegno di Umberto Mattone però non si è fermato allora ed è proseguito, mano a mano che riusciva a trovare nuovi contatti, tanto da avere letteralmente salvato dall’oblio le storie di altri 44 soldati valdostani, 29 intervistati direttamente prima che ci lasciassero per sempre e 15 ricordati dalle famiglie, alcuni anche attraverso dei diari emozionanti. Erano alpini, artiglieri, genieri, marinai, sommergibilisti, carabinieri, fanti, tutti accomunati dalla terribile esperienza della Seconda Guerra Mondiale, che per loro non si esaurì nel conflitto, visto che in parte vennero deportati nei campi di prigionia e di lavoro della Germania e in parte passarono alla lotta armata come partigiani. Per tutti comunque anni terribili, di fame, di privazioni, di una vita lontana da casa e dagli affetti, come ha bene sottolineato lo storico e docente universitario Claudio Vercelli, capace di inquadrare con cognizione il lavoro di ricerca e di restituzione di Umberto Mattone, che si è impegnato tanto e bene in questo lavoro, parte del quale è stato presentato, con degli estratti delle interviste proprio da La Vallée Notizie in varie occasioni, come le celebrazioni del 25 Aprile e del 4 Novembre, per ricordare comunque questi uomini in attesa che il libro venisse ultimato e pubblicato, grazie alla recente sensibilità dell’Istituto storico per la Resistenza e della sua presidente Carla Pramotton, avvalsosi della collaborazione di End Edizioni Viviana Rosi.
Nel volume “Il dovere e il ricordo” presentato mercoledì scorso, 15 maggio, è stata giustamente inserita pure la storia di un soldato tedesco Wolfang Schnetter che arruolato a 15 anni si trasferì poi a Courmayeur dove sposò Remigia Rey e dove partecipava a tutte le iniziative degli ex combattenti, perfettamente integrato nella comunità in cui aveva scelto di vivere, dopo essere stato giovanissimo protagonista dei combattimenti sulla piazza San Venceslao a Praga nel 1945.