Il Csv sostiene l’appello delle associazioni per la difesa dei diritti delle persone disabili: «Devono essere protette prima di altre»
Il Csv aderisce all’appello lanciato dalle 12 associazioni di riferimento per la difesa dei diritti delle persone disabili nel sollecitare risposte in merito alla vaccinazione contro il Covid-19 di familiari conviventi e di chi si prende cura di disabili gravi, i cosiddetti caregiver.
«La loro battaglia è anche la nostra. - dichiara Claudio Latino, presidente del Csv - Le difficoltà che la comunità sta vivendo in questo periodo si fanno sentire in maniera ancora maggiore per le persone disabili, le loro famiglie e chi si occupa di loro. È fondamentale che queste situazioni di fragilità non vengano lasciate indietro e che si faccia il possibile per proteggerle dal Covid-19 attraverso la vaccinazione di familiari e caregiver. Ci auguriamo che arrivino presto delle risposte».
Le 12 associazioni valdostane sono la Lega Italiana Fibrosi Cistica, La Casa di sabbia, Adva Diabetici, Alice per la lotta all’ictus cerebrale, Apvda Parkinson, Avlar Laringectomizzati, Savoir & Faire, Parent Project, Tutti uniti per Ylenia, Viola, La petite ferme du Bonheur Diapsi Difesa ammalati psichici che in una nota congiunta chiedono, visto che sono stati stabiliti i principi per le vaccinazioni e che questi prevedono di «Vaccinare anche familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto», cosa ne sia della loro attuazione e «Come si stia organizzando il sistema sanitario regionale per adempiere a tali indicazioni». Nonostante il riconoscimento a livello nazionale della vulnerabilità specifiche cui sono sottoposti i nuclei familiari con soggetti disabili, risultato di una forte mobilitazione del mondo associativo, infatti, «Nessuna convocazione risulta ad oggi pervenuta. - evidenziano le Associazioni - Le nostre sollecitazioni sembrano finora cadute nel vuoto ma la nostra azione continua per vegliare che si passi dalle parole ai fatti».