Il Coro Verrès canta per i cinquant’anni della chiesa di Saint-Martin-de-Corléans
In occasione del 50esimo anniversario della sua costruzione la chiesa di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta, il cui parroco da settembre del 2021 è don Nicola Corigliano - succeduto a don Albino Linty Blanchet che a sua volta aveva sostituito don Luigi Maquignaz il quale aveva ricoperto l'incarico per 26 anni - accoglierà giovedì prossimo, 29 giugno, alle 21, l’esibizione del Coro Verrès diretto da Albert Lanièce. L’evento sarà preceduto dalla Messa alle 18.30. Invece martedì 27 giugno, alle 20.45, il Salone parrocchiale ospiterà una conferenza dello storico Alessandro Celi sulla storia del Quartiere di Saint-Martin-de-Corléans.
Il 29 giugno 1973, festa dei santi Pietro e Paolo, alla presenza di un folto pubblico, l’allora vescovo di Aosta Ovidio Lari procedette alla posa della prima pietra della nuova chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, nota a tutti gli aostani come “La Pagoda”. L’inaugurazione avvenne il 14 novembre 1976. L'edificio religioso fu progettato dall'architetto Paolo Picco, la direzione del cantiere venne affidata all'ingegner Alberto Devoti, le fondamenta furono costruite dalla ditta Co-Ver di San Germano di Vercelli e la struttura in legno venne assegnata alle ditte Salino di Annecy e La Baita di Charvensod. Un traguardo, quello dell'ultimazione del luogo di culto, che fu raggiunto solo dopo aver superato numerose difficoltà dai canonici del Gran San Bernardo, ovvero il parroco Antonio Mana - che assunse l'incarico nel 1958 -, il suo vice Marcel Bovi e Michel Jard.
Un Comitato parrocchiale, creato dal canonico Mana, cominciò ad occuparsi della realizzazione della nuova chiesa e nel 1963 si giunse ad un progetto di massima per l'appezzamento donato da Melania Créton. L'Anas decise diversamente ed il terreno fu dimezzato. Nel 1969 un nuovo appezzamento di circa cinquemila metri quadrati venne definitivamente scelto.
L'inizio degli scavi avvenne il 28 agosto 1972, il 30 agosto i lavori subirono la prima interruzione dovuta la ritrovamento di reperti archeologici romani. Essi ripresero poi nel corso del mese di marzo dell'anno successivo e il 29 giugno 1973 venne posata la prima pietra del nuovo edificio di culto. Quest'ultimo doveva rispondere alle mutate esigenze pastorali dato che quella antica - eretta tra il 1096 e il 1176 - risultava ormai angusta per un quartiere che nel giro di 10 anni aveva visto i residenti aumentare da 800 a 5mila.
Il giorno dell'inaugurazione la Messa fu celebrata dal prevosto del Gran San Bernardo Angelin Lovey, con la partecipazione di 15 fra parroci e canonici, alla presenza di autorità civili e militari e di un'enorme folla.