Il Consiglio Valle ha nominato difensora civica Adele Squillaci

Il Consiglio Valle ha nominato difensora civica Adele Squillaci
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Adele Squillaci è la nuova difensora civica della Valle d'Aosta. È stata eletta per 5 anni, con 29 voti a favore, dal Consiglio Valle nella seduta mattutina di mercoledì 12 gennaio. Subentra a Enrico Formento Dojot in carica per 2 mandati - e che quindi non poteva essere nuovamente nominato - dal 2012 a oggi. Gli altri candidati erano l’avvocato cassazionista Marco Bertignono, il direttore amministrativo dell’Arpa Corrado Cantele e il commercialista di Charvensod Francesco Pietro Cordone.

Adele Squillaci, 50 anni, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nel 1998 all'Università degli studi di Torino. Dipendente regionale, dal 2018 è funzionario del Consiglio regionale assegnata all'Ufficio del Difensore civico.

L'Ufficio di difesa civica interviene a tutela di diritti soggettivi, interessi legittimi e interessi diffusi, in caso di omissioni, ritardi, irregolarità e illegittimità di procedimenti o atti amministrativi posti in essere da organi, uffici o servizi dell'Amministrazione regionale, dell'Azienda Usl Valle d'Aosta, degli Enti locali convenzionati - Comuni e Unités des Communes valdôtaines - e delle Amministrazioni periferiche dello Stato. Svolge inoltre le funzioni di Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e di Garante dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza. «Sono molto onorata della fiducia che il Consiglio Valle ha riposto nella mia persona - dichiara Adele Squillaci che entrerà in carica presumibilmente nei primi giorni del prossimo mese di febbraio - e cercherò di impegnarmi al meglio in questo delicato ruolo di raccordo tra istituzioni e cittadini per risolvere eventuali difficoltà. È un incarico complesso, come ho potuto verificare in questi anni in cui ho lavorato per l’Ufficio del Difensore civico, dato che spesso a richiedere aiuto sono persone fragili e bisognose».

Soddisfatto dell’esperienza vissuta negli ultimi 10 anni è il difensore civico uscente Enrico Formento Dojot. «Sono contento di essere riuscito a portare l’Ufficio del Difensore civico fuori dal Palazzo, in mezzo alla gente e ai suoi problemi. - commenta Enrico Formento Dojot che è in procinto di andare in pensione e prima di assumere tale incarico era stato dirigente regionale e direttore del personale all’Usl - Lo testimonia il numero in costante aumento dei casi trattati nell’ultimo decennio, con una battuta d’arresto solo nel 2020 a causa della pandemia di Coronavirus che ha ridotto l’attività delle pubbliche amministrazioni. Decisivo è stato il passaparola tra i cittadini e questo è per me è stato particolarmente gratificante. Ho imparato tanto a livello professionale e a livello umano. Concludo il mio mandato, inoltre, con la soddisfazione di aver ricoperto il ruolo di Presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano nonché di componente del Consiglio direttivo dell'Europaisches Ombudsman-Institut».

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