Il Consiglio Valle ha approvato all’unanimità la nuova legge dedicata alle fattorie sociali

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Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità giovedì scorso, 13 maggio, la nuova legge sulle fattorie sociali e l’agricoltura sociale. Il testo, depositato originariamente dai gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie, è stato modificato a seguito di un ampio confronto tra gruppi consiliari e portatori di interesse all'interno della terza e della quinta commissione.

I diciannove articoli che compongono il provvedimento definiscono e regolamentano le diverse tipologie di attività - agricoltura sociale, fattorie sociali e fattorie didattiche - oltre che i soggetti deputati al loro esercizio, le misure di sostegno, l'istituzione dell'albo sociale e dell'Osservatorio regionale sull'agricoltura sociale, la creazione del logo, gli obblighi e i controlli sull'attività. Il testo è stato illustrato in aula dal capogruppo della Lega VdA Andrea Manfrin e dal capogruppo di VdA Unie Corrado Jordan.

«La proposta di legge - ha spiegato Andrea Manfrin - si pone l'obiettivo di riconoscere le fattorie sociali e promuovere l'agricoltura sociale nella nostra regione, quale mezzo di inclusione di soggetti svantaggiati, oltreché di abilitazione e riabilitazione di persone con disabilità. L’agricoltura sociale altro non è che la nuova e più avanzata espressione del ruolo multifunzionale dell’agricoltura: l’attività agricola diviene così in grado di generare benefici per fasce vulnerabili o svantaggiate della popolazione, dando luogo a servizi innovativi che possono anche costituire una forma efficace di risposta alla crisi dei tradizionali sistemi di assistenza sociale».

«L'agricoltura si configura con sempre maggiore evidenza come attività che affianca, alla tradizionale funzione di produzione di beni alimentari, la capacità di generare servizi in grado di dare luogo a valori di utilità pubblica, creando benefici per e da fasce vulnerabili o svantaggiate: - ha sottolineato Corrado Jordan - terapia e riabilitazione delle persone con disabilità, inserimento lavorativo e inclusione sociale di soggetti svantaggiati, offerta di servizi educativi, culturali, di supporto alle famiglie e alle istituzioni didattiche. Riteniamo che con questa norma si possa favorire lo sviluppo di progetti che possano far parte della programmazione socio-sanitaria regionale territoriale. Il testo originario è stato completato in modo da renderlo funzionale e operativo nel modo migliore possibile».

«L'agricoltura sociale permette di coniugare l'inserimento sociale delle persone in difficoltà con la pratica agricola e la conoscenza della natura. - ha messo in rilievo Andrea Padovani di Progetto Civico Progressista - Le fattorie sociali possono anche migliorare la reputazione e l'attrazione di un sistema economico. Si tratta di un nuovo modello di sostenibilità per un'economia più giusta».

«Questo testo ha l'intento di fornire un nuovo strumento che favorirà l'inserimento delle persone a rischio inclusione sociale in un contesto protetto e si integrerà nel panorama di servizi per la realizzazione del progetto di vita delle persone più fragili» ha rilevato l'assessore alla Sanità Roberto Barmasse.

«Potremo raggiungere le aree più svantaggiate del nostro territorio, contrastare lo spopolamento dei nostri villaggi, ampliare le opportunità di diversificazione delle attività agricole, creare nuove occasioni di lavoro, in particolare per le donne, favorire l'inclusione sociale dei soggetti più svantaggiati. - ha auspicato l’assessore all’Agricoltura Davide Sapinet - Le aziende agricole e sociali sono diverse per bagaglio di esperienze: coniugare il loro lavoro non sarà facile ma sarà sicuramente entusiasmante».

«Questa legge rappresenta un ulteriore strumento per portare avanti le politiche volte all'inserimento lavorativo delle persone con disabilità. - ha aggiunto l'assessore alle Politiche del Lavoro Luigi Bertschy - Per fortuna, da anni nella nostra regione sono operative associazioni che si dedicano ai più fragili sviluppando le loro capacità in ambito lavorativo: sono esperienze importanti, che rappresentano un valore aggiunto e sono la dimostrazione dell'attenzione posta al territorio e al ruolo sociale che possono avere le pratiche agricole. Questa legge valorizzerà la formazione già acquisita e rafforzerà l'idea di una comunità solidale in senso costruttivo, nel rispetto di tutte le abilità e garantendo a tutti la dignità del lavoro».

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