Il Comune vuole affidare il Mercatino di Natale a un privato: è polemica
«Vendonsi mercatini di Natale». Con un post firmato “Giulio il sofista” e rilanciato sui social dall'ex sindaco di Aosta Bruno Giordano, ideatore del Marché Vert Noël e attualmente consigliere comunale di opposizione nella Lega, l'associazione Evolvendo si scaglia contro la scelta di affidarsi a un privato esterno all'Amministrazione comunale per organizzare l'edizione 2023-2024 del mercatino. «Il Marché Vert Noël, fiore all'occhiello degli eventi natalizi della città di Aosta, è sul mercato. Pronto per essere sfruttato da un'impresa privata che, per le naturali logiche di mercato, cercherà di trarre profitto da un brand nato nella pancia» del Comune, cresciuto e apprezzato «Grazie al duro lavoro di funzionari e dipendenti comunali da 15 anni a questa parte».
Per Evolvendo - di cui fanno parte anche Bruno Milanesio e il consigliere regionale del gruppo misto Claudio Restano - «È questa la triste sintesi di una delibera della Giunta comunale. Vi si legge infatti che un operatore privato dovrà preoccuparsi di organizzare i famosi mercatini, creare le ambientazioni, curare la promozione, nonché trovare e selezionare gli espositori. Il tutto dietro a un compenso di 170.000 euro, cui pare si aggiungeranno gli introiti degli affitti degli chalet, per i quali potrà essere chiesta una cifra attorno ai 3.600 euro, che, moltiplicati per circa 50 chalets, fa altri 160.000 euro». L'associazione sintetizza: «Il Comune delega totalmente a un privato non tanto il montaggio degli chalet», ma «L'intera concezione della manifestazione e della sua promozione» e, «Cosa ancor più grave, la scelta di chi potrà o non potrà esporre». Per Evolvendo è «Un commissariamento dell'Assessorato del Turismo e Commercio del Comune, che da sempre ha svolto la regia di tutte le operazioni legate al Marché». Evolvendo rilancia: «La cosa più sconcertante è il trasferimento nelle mani di un privato di un bene immateriale pubblico. Un privato che guadagnerà su un'idea che è nata, è cresciuta e si è affermata nell'ambito di una Amministrazione pubblica e patrimonio di tutti i cittadini. Ragionando per paradossi, è come se la Regione delegasse in toto a un privato, scelta degli espositori compresa, l'organizzazione della millenaria Fiera di Sant'Orso».
In conclusione, Evolvendo ritiene «La scelta del Comune a tutti gli effetti una decisione molto pericolosa, nemmeno sottoposta a un pubblico dibattito, per lo meno un passaggio in Consiglio comunale. Naturalmente ci si augura che tutto vada per il meglio ma gli scivoloni sono dietro l'angolo».