Il Comune di Gressoney-St-Jean cerca fondi per ristrutturare la storica Villa Margherita

Il Comune di Gressoney-St-Jean cerca fondi per ristrutturare la storica Villa Margherita
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Il progetto per ristrutturare Villa Margherita, l'imponente edificio appartenuto alla famiglia Beck Peccoz e attualmente sede del Municipio di Gressoney-Saint-Jean, è stato sottoposto nuovamente all'attenzione dell'Amministrazione comunale. La progettazione originale risale a circa sette anni fa, quando ancora esistevano i finanziamenti Fospi che prevedevano contributi importanti per gli enti locali. Senza fondi, l’iter nel frattempo è stato sospeso. «Ci stiamo guardiamo intorno a trecentosessanta gradi per capire dove dirigere i nostri sforzi. - commenta il sindaco Luigi Chiavenuto - Nella finanziaria nazionale 2018 si sono aperte nuove possibilità, c'è una legge che finanzia i piccoli Comuni al di sotto dei cinquemila abitanti ma per ora ha una dotazione ridotta». Dato che la struttura ha un’importanza storico-architettonica notevole e necessita di un restauro conservativo, l’Amministrazione comunale ha riconsiderato la possibilità di riprendere in mano il progetto. È stato quindi approvato quello definitivo e sono stati intanto messi a bilancio alcuni lavori che non possono più attendere e che avranno inizio quest'estate. Gli interventi riguardano la centrale termica e richiederanno una spesa di circa centotrentamila euro. «Le problematiche sono rimaste irrisolte e oggi è indispensabile portarvi rimedio» spiega il Sindaco.

Il complesso monumentale di Villa Margherita comprende più costruzioni. Vi è anzitutto la Villa, sede del Municipio e di altre associazioni, la quale necessita di consolidamento strutturale, manutenzione straordinaria della copertura e creazione di un ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche; inoltre il sottotetto è completamente inutilizzato e in condizioni di sicurezza non idonee. Vi sono poi i rustici, ovvero gli edifici un tempo adibiti a magazzini, a scuderie e a camere per la servitù. «Storicamente in questi spazi avevano trovato sistemazione alcune nostre associazioni come i Volontari del Soccorso, la Pro Loco, lo Sci Club e gli Alpini. - conclude Luigi Chiavenuto - A causa della precarietà delle coperture, però, questi edifici non consentono più di ospitare tutte queste associazioni». L'obiettivo di quest'opera di recupero del patrimonio storico e architettonico di Villa Margherita è dunque doppio: la valorizzazione degli edifici e la fruibilità degli stessi.

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