Il Comune di Donnas ci riprova Per riaprire il Rifugio Bonze uno sconto sull’affitto ai gestori
Vanno presentate entro le 17 di lunedì 3 maggio prossimo le offerte per la gestione del Rifugio Bonze. L’Amministrazione comunale di Donnas ha infatti pubblicato il bando con lo scopo di riaprire la struttura la prossima estate, dopo che l’anno scorso era rimasta chiusa a causa della gara andata deserta.
Il Rifugio Bonze si trova a 1.860 metri di quota ed è raggiungibile con un’agevole camminata di 550 metri di dislivello dopo aver lasciato l’auto lungo la strada, in località Visey. Una bella escursione alla portata di tutti, che permette di andare alla scoperta di un’area di media montagna al di fuori degli itinerari più battuti. Aperto dal 2015, il Bonze è stato gestito per 5 anni dall’agricoltore e apicoltore Gianni Cresta di Romano Canavese, coadiuvato dalla moglie Silvia Bertoldo. Dopo 5 anni, hanno deciso di lasciare. Oltre alle difficoltà già esistenti, nel 2020 è arrivato il Covid a complicare i piani: lo scorso anno nessuno se l’è sentita di proporre un’offerta.
Ora l’Amministrazione comunale spera che vada diversamente. Per invogliare i potenziali gestori, è stata proposta una base d’asta molto bassa: appena 300 euro (oltre all’Iva) per il primo anno, che diventeranno 600 nel secondo anno e 1.300 nel terzo e in quelli successivi, per una durata complessiva di 6. «Ci rendiamo conto dell’incertezza del periodo e per questo abbiamo proposto un’ulteriore riduzione dell’affitto. - dice il sindaco di Donnas Amedeo Follioley - Inoltre è prevista la possibilità di rimodulare la cifra in base ai giorni di apertura effettiva, nel caso vi fossero periodi di chiusura forzata dovuti alla pandemia. La nostra speranza è che arrivino delle offerte. Ci crediamo, anche se capiamo che in questo momento non è facile. Abbiamo ipotizzato la creazione di nuovi percorsi escursionistici per valorizzare il rifugio e incentivare le persone a salire ma per svilupparli concretamente aspettiamo di avere un gestore».
Il Rifugio Bonze è dotato complessivamente di 49 posti letto, di cui 24 nella struttura principale. L’approvvigionamento idrico è garantito da un’opera di captazione sul torrente Fer. L’obiettivo è sia quello di valorizzarlo come punto di sosta per gli escursionisti impegnati in trekking di più giorni, sia di servire un buon servizio di accoglienza e di ristorazione alle persone impegnate in gite di una sola giornata. Il periodo minimo di apertura stagionale richiesto è di almeno 3 mesi nel periodo estivo, da metà giugno a metà settembre.