Il Comune di Aosta ha aderito al “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia”

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Con l’approvazione a maggioranza da parte del Consiglio comunale del Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (PAESC), è stato formalmente completato il percorso avviato con l’adesione del Comune di Aosta al “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia” in seno alla Commissione Europea. Lo scopo dell’accordo è il coinvolgimento delle comunità locali alla realizzazione di iniziative per ridurre nella città le emissioni di anidride carbonica e contrastare gli effetti e le vulnerabilità del cambiamento climatico. A oggi sono quasi 11mila gli Amministratori europei che hanno condiviso l’importante azione volta a una lotta concreta al riscaldamento globale del pianeta.

Tale iter aveva preso avvio il 23 maggio 2019 con il voto favorevole a un Ordine del giorno da parte del Consiglio che, dopo aver dichiarato simbolicamente lo stato di emergenza climatica e ambientale e riconosciuto alla lotta ai cambiamenti climatici un ruolo prioritario nell’agenda dell’Amministrazione comunale, impegnava la stessa ad attenersi alle direttive contenute nell’accordo di Parigi, con particolare riguardo agli investimenti volti a ridurre le emissioni di gas serra, impegnando il Sindaco ad aderire al Patto dei Sindaci per il Clima e l'Energia.

L’adesione era stata successivamente approvata con deliberazione consiliare il 23 ottobre 2019 contenente anche l’impegno alla predisposizione e all’adozione, del Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima. Nel frattempo, un anno fa, era stato approvato dalla Giunta l’“Inventario delle emissioni”, un documento propedeutico alla preparazione del Piano d’azione.

Il Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima, redatto con il supporto del raggruppamento temporaneo di imprese composto dalle società Terraria di Milano e Spes Consulting di Genova, ha come obiettivo minimo la riduzione del 40 per cento al 2030 delle emissioni di anidride carbonica rispetto a quelle dell’anno di riferimento 2018, attraverso strategie generali finalizzate alla razionalizzazione dei consumi energetici in ciascun comparto e successivamente alla produzione efficiente e rinnovabile.

Il Piano - le cui risultanze sono state condivise preventivamente con l’Agenzia regionale della Protezione dell’Ambiente della Valle d’Aosta - si compone di una sezione metodologica e analitica - che presenta la situazione attuale, individua gli strumenti disponibili, e descrive il processo programmatico a partire dagli strumenti vigenti - e da una parte operativa che indica 34 azioni di mitigazione, le cui schede compaiono in uno specifico allegato al Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima, oltre a 15 azioni di adattamento e 4 azioni trasversali.

Per quanto riguarda le azioni di mitigazione, in particolare, queste si dividono in azioni del settore terziario comunale, azioni sul settore terziario privato e commerciale, azioni del settore residenziale, azioni sul settore dell’illuminazione pubblica, azioni sul settore dei veicoli comunali e azioni sul settore dei trasporti privati e commerciali. «Siamo soddisfatti di aver portato a compimento e attuati gli intendimenti che il Comune si era posto con l’adesione al Patto dei Sindaci - commenta l’assessore all’Ambiente, alla Pianificazione territoriale e alla Mobilità Loris Sartore - passando, come si dice, dalle parole, nello specifico i buoni propositi, ai fatti. In particolare, per quanto riguarda direttamente il Comune di Aosta, faccio riferimento agli interventi per la realizzazione della rete urbana di 15 chilometri di piste ciclabili che insieme alle azioni indicate dal Piano urbano della Mobilità sostenibile ci consentirà di modificare le abitudini dei cittadini, riducendo il traffico veicolare che insieme al riscaldamento domestico rappresenta la fonte principale di emissioni di sostanze inquinanti. Penso, inoltre, alla decisione di sostituire il parco auto comunale con mezzi elettrici e all’efficientamento energetico degli edifici pubblici, ma anche all’importante progetto di project financing per la riqualificazione della rete di illuminazione pubblica che ci consentirà, una volta ultimato, di abbattere il 70 per cento delle emissioni di Antidride carbonica».

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