Il Comitato Vallée Santé organizza un incontro con i residenti della zona che sarà interessata dall’ampliamento dell’ospedale
«A quasi 50 giorni dall’approvazione, in Consiglio regionale, della risoluzione con la quale si impegnava il Governo regionale a proseguire subito all’attivazione del tavolo di lavoro tra Regione, Comune di Aosta, i progettisti e Siv al fine di proseguire la verifica sulla compatibilità tecnico-progettuale ed economica dell’attuale progetto complessivo dell’Ospedale, il Comitato prende atto che nulla è ancora avvenuto e, unitamente ai componenti del Tavolo allargato istituito a Saint-Pierre, ritiene indispensabile sollecitare il Governo regionale a passare dalle “parole” ai “fatti”». E’ quanto scrive in una nota il comitato Vallée Santé, che si è sempre battuto per la costruzione di un nuovo ospedale, promuovendo anche una petizione. E che ora ha deciso di promuovere un incontro pubblico con gli abitanti dell’area attorno all’ex-Mauriziano.
«Nella risoluzione, all’ultimo punto, si impegna il Governo regionale a presentare il progetto alla popolazione valdostana attraverso gli strumenti più opportuni. - mette in rilievo il comitato - Anche questo impegno al momento è disatteso. Proveremo quindi, noi, ad ascoltare coloro che sono i più stretti interessati al progetto di ampliamento per capire le esigenze e informarli sulla base dei documenti attuali. Del resto anche nel Programma di legislatura 2020-2025 alla voce Sanità, Salute e Politiche Sociali in materia di Ospedale la maggioranza scriveva: “La realizzazione di una struttura ospedaliera adeguata alle necessità della popolazione e del territorio valdostano, che abbia validità funzionale per vari decenni, va perseguita in tempi stretti, attraverso scelte ponderate. Si ritiene pertanto necessario, in un momento in cui si intravvedono prospettive di significativi finanziamenti nazionali ed europei, realizzare una puntuale verifica sui lavori già realizzati per l’attuale presidio ospedaliero e sugli aspetti finanziari connessi e un accurato approfondimento da realizzare con il coinvolgimento del Consiglio regionale e della società civile”. Tutte belle parole rimaste sulla carta. I “tempi stretti”, come detto sopra, si stanno dilatando senza aver ancora deciso nulla di concreto. Le “prospettive di finanziamenti” sono miseramente ridotte allo 0,1 per cento del Piano regionale di Resilienza, la “società civile” non è mai stata coinvolta».
L’incontro pubblico è previsto per martedì prossimo, 29 giugno, alle 18, nella sala della Parrocchia di Santo Stefano