Il cinema sbarca a Brusson: iniziate le riprese del film “Le Otto Montagne”
Dopo un rinvio dalla data inizialmente prevista di martedì 3 giugno, probabilmente per concludere i casting, sono iniziate lunedì scorso, 14 giugno, le riprese del film “Le Otto Montagne” dei registi Felix Van Groeningen - premio Oscar nel 2012 per “Alabama Monroe” - e Charlotte Vandermeersch, tratto dall’omonimo libro di Paolo Cognetti, edito in Italia da Einaudi e vincitore del Premio Strega nel 2017.
Prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, insieme a Pyramide Production, Rufus/Menuetto e Vision Distribution, che ne è anche il distributore in Italia e nel resto del mondo, il film vede tra gli attori protagonisti Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi ed Elena Lietti, i cui nomi sono stati finalmente ufficializzati dopo lunghi mesi di mistero. Luca Marinelli e Alessandro Borghi hanno già recitato in coppia nel 2015 sul set di “Non essere cattivo”.
«Una storia di amicizia, di padri e di figli e delle loro scelte di vita, sullo sfondo delle montagne che si scalano fisicamente e talvolta anche psicologicamente. - si legge nella sinossi del film - Una storia universale sull’inesorabile ricerca del conoscere se stessi e al contempo di essere fedeli agli altri».
Le riprese, che oggi, sabato 19, si svolgono sul Monte Rosa, andranno avanti per gli interi mesi di giugno e di luglio e torneranno in inverno per alcune scene tra i paesaggi innevati. Sono circa otto le settimane di riprese previste in Valle d’Aosta, con il coinvolgimento di professionisti e aziende di servizi locali, sia durante le fase di preparazione che di lavorazione. Il Comune di Brusson ha dato il suo patrocinio al film e fornisce tutto il sostegno tecnico-pratico alla troupe. La Film Commission Valle d’Aosta ha ammesso la pellicola al contributo del Film Fund Film Commission VdA. «Nel romanzo come nel film - dichiara la direttrice Alessandra Miletto - la Valle d’Aosta assume un ruolo di personaggio fondamentale ai fini della narrazione ed è rappresentata con estrema fedeltà, rimanendo il più possibile aderenti alla realtà e all’atmosfera dei luoghi».