Il Cervino CineMountain è al gran finale Cerimonia di premiazione a Valtournenche
La settimana di proiezioni e di interessanti eventi del Cervino CineMountain si conclude oggi, sabato 3 agosto. La cerimonia di premiazione si svolge alle 21 nella piazzetta delle Guide di Valtournenche, completata con una performance di teatro d’ombre a cura di Anusc Castiglioni e Silvio Gioia che proiettano effetti di luci e ombre colorate riprodotte con tecniche analogiche.
La mattina alle 11 c’è l’ultima delle matinée, sempre in piazzetta, con la presentazione del libro “La montagna non ride non piange” (edito da Solferino) di Marco Berti, in dialogo con il parroco alpinista di Valtournenche don Paolo Papone. Nel pomeriggio alle 16 sono in programma le ultime proiezioni al Centro congressi.
Premi e film in concorso
Il “Grand Prix des Festivals - Conseil de la Vallée” è considerato l’Oscar dei festival dei film di montagna. Vi concorrono sei pellicole, scelte dal selezionatore Gian Luca Rossi e dai direttori artistici Luisa Montrosset e Luca Bich tra quelle vincitrici di festival di montagna in giro per il mondo, appartenenti all’International Alliance for Mountain Film (Iamf). Il rapporto tra l’uomo e la montagna viene scandagliato sotto punti di vista diversi: il cambiamento climatico, le avventure più epiche o la solitudine delle vette.
La difesa dell’ambiente è al centro di “Mongolie, la vallée des ours” del regista iraniano Hamid Sardar, in anteprima italiana al Cervino CineMountain. “Paradise”, del russo Alexander Abaturov, tratta le devastanti conseguenze del cambiamento climatico delle regioni artiche, nel cuore della taiga siberiana. In “Postcards from the Verge”, della regista Natalia Koniarz, torna il tema della pandemia, raccontato nel viaggio di una coppia di registi polacchi, in bicicletta attraverso le Ande, rimasta bloccata a causa della diffusione del Covid al confine tra Bolivia e Cile per 14 mesi. Di Michael Dillon è stato scelto “The great white whale”, sul vulcano innevato che sorge nell’Oceano Antartico, tra Australia e Africa. In “To the hills and back”, dell’americano Mike Quigley, una guida alpina e sua figlia si incontrano e si confrontano sul passaggio di consegne e sull’eredità degli alpinisti del passato. “Un pasteur”, di Louis Hanquet, racconta del giovane pastore Félix, che ha scelto di vivere lontano da tutto e da tutti, nel paesaggio maestoso dell’Alta Provenza.
Sono invece 24 i film candidati ai premi del concorso internazionale: Premio Sony per la miglior fotografia; Premio Montagne d’Italia per il miglior film italiano; Premio Montagnes du Monde per il miglior film straniero; Premio Montagne Tout Court per il miglior cortometraggio. Vi sono poi 2 premi del pubblico, uno degli adulti e l’altro di giovanissimi per la categoria CineMountain Kids, mentre la giuria Cai assegna il Premio per il miglior film d’alpinismo.
Il programma completo e le sinossi dei film sono disponibili sul sito www.cervinocinemountain.com.