Il Castello di Aymavilles svelerà dal 22 dicembre il suo tesoro in anteprima
In occasione delle prossime festività, da mercoledì 22 dicembre a domenica 9 gennaio 2022, il Castello di Aymavilles aprirà le sue porte in anteprima per svelare ai visitatori la nuova veste e l’allestimento, in conclusione dei lunghi e complessi lavori di restauro, in una suggestiva atmosfera natalizia. Una scenografia che permetterà a questa elegante dimora, custode di arte e di storia, di tornare a risplendere, stuzzicando la curiosità e l’interesse del pubblico in attesa della definitiva apertura prevista in primavera. Durante la conferenza stampa di presentazione di martedì scorso, 30 novembre, tenutasi all’interno dell’edificio adiacente al castello denominato La Grandze, la dirigente della Struttura Patrimonio storico-artistico e gestione siti culturali Viviana Vallet ha illustrato l’evoluzione del progetto inquadrandolo negli anni, sottolineando come l’attività svolta abbia voluto tutelare l’integrità del singolo monumento e promuoverne la valorizzazione, soprattutto in termini di restituzione del bene al godimento del vasto pubblico, ma anche di riconsegna al territorio di appartenenza. «L’architetto museografico Alessandro Coppellotti, - ha spiegato - membro del Comitato scientifico iniziale, ci aveva invitato ad ascoltare il tempo e noi oltre ad averlo ascoltato lo abbiamo fatto nostro, stagione dopo stagione, a partire da un lungo lavoro di ricerca, studio e interventi, dapprima architettonici e poi di allestimento. Questa è una data storica e molto attesa perché un castello come questo non si apre tutti i giorni! È un sito culturale dalla doppia anima: da un lato una dimora leggibile nelle sue fasi edilizie e dall’altro un museo con 18 sale espositive disposte su 4 livelli, 2 dei quali dedicati alle collezioni dell’Académie Saint-Anselme, in un continuo scambio di contenuti». «L’apertura del castello di Aymavilles rappresenta un’occasione unica per mostrare al pubblico l’impegno della Soprintendenza nella valorizzazione e nella tutela dei beni culturali. – ha precisato la soprintendente per i Beni e le Attività culturali Cristina De La Pierre a proposito dei lavori e dei cantieri che si sono susseguiti - Tuttavia questo non è un punto di arrivo, ma di partenza: il castello deve diventare patrimonio di tutti e per garantire questo traguardo tutti gli uffici si sono spesi e continueranno a farlo. Sicuramente anche l’architetto Alfredo D’Andrade, che a fine Ottocento ha dato nuova luce ai nostri castelli, sarebbe entusiasta di questo recupero in grado di garantire una seconda vita alla dimora offrendo un importante pezzo di storia al pubblico». E’ intervenuto anche il presidente dell’Académie Saint-Anselme don Paolo Papone, soddisfatto nel vedere finalmente la giusta collocazione e valorizzazione dei vari beni esposti: «Il sommarsi delle collezioni poneva dei problemi logistici non indifferenti uniti a continui trasferimenti: questa importante intesa con la Regione consente finalmente di conservare e diffondere, cogliendo il senso del tutto e del frammento. A distanza di molti anni l’esposizione rende quindi omaggio ai presidenti dell’Académie, fondata nel 1855, e alla cultura valdostana in generale». Analoga soddisfazione è stata espressa dal sindaco del Comune di Aymavilles, Loredana Petey, nel vedere riconsegnato alla comunità un bene tanto atteso: «Questa apertura natalizia è per noi tutti motivo di grande soddisfazione unita a una grande gioia: le nostre “trois perles”, ossia il Castello, il Ponte acquedotto di Pont d’Aël e la Chiesa di Saint-Léger con la cripta, oggi brillano più che mai e, unitamente al patrimonio naturalistico e ai prodotti del territorio, rappresenteranno nuove opportunità che tutti insieme, cittadini, operatori turistici e commercianti, dobbiamo saper cogliere nel migliore dei modi». Infine, l’assessore regionale ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz ha ribadito l’importanza di avere una rete di castelli in continua crescita e sviluppo, all’interno della quale il nuovo sito rappresenta il fiore all’occhiello: «Da quando ho assunto l’incarico di Assessore, l’apertura del Castello di Aymavilles è stato da subito un obiettivo prioritario, mettendo in campo tutte le forze possibili ad assicurare questo scopo: è l’occasione che attendevamo da molto tempo, se pensiamo che la dimora è di proprietà della Regione da più di 50 anni! Tutta la comunità valdostana, i turisti e il territorio ne possono gioire poiché queste testimonianze appartengono a tutti: è un castello da raccontare, è una parte di noi che oggi si aggiunge alla narrazione della Valle d’Aosta inserendosi nell’offerta culturale come unicum nel panorama del turismo montano». Al termine della conferenza stampa, i giornalisti presenti e le autorità sono stati accompagnati all’interno del percorso museale dove hanno potuto apprezzare i lavori di restauro e le scelte mirate di allestimento, le nuove proposte didattico-multimediali e l’esposizione della collezione dell’Académie nelle apposite vetrine. All’ultimo piano è stato possibile ammirare la carpenteria, risalente alla seconda metà del Quattrocento, che con i suoi 367 pezzi di legno sostiene il tetto: assolutamente spettacolare unica nel suo genere. Per visitare il castello, aperto eccezionalmente da mercoledì 22 dicembre fino a domenica 9 gennaio 2022, dalle 10 alle 18, è necessario essere in possesso del Green pass rafforzato (Super Green Pass) e acquistare i biglietti online all’indirizzo www.midaticket.it/eventi/castelli-della-valle-daosta al costo di 5 euro per l’intero e 3 euro per quello ridotto per i ragazzi dai 6 ai 18 anni. I bambini con età inferiore ai 6 anni entrano gratuitamente. Il giorno di Natale, sabato 25 dicembre, il sito rimarrà chiuso, mentre sabato 1° gennaio l’apertura è prevista dalle 13 alle 18. Dopo questa breve anteprima, il castello chiuderà per poi riaprire definitivamente i battenti ad aprile 2022.