Il caso di Sara Cunial alla Giunta per le autorizzazioni a procedere
La Giunta per le autorizzazioni a procedere - per le deliberazioni in materia di insindacabilità - si è riunita per la prima volta il pomeriggio di mercoledì scorso, 1° marzo, alla Camera dei deputati per iniziare l'analisi della posizione di Sara Cunial, ex deputata eletta nel Movimento 5 Stelle e poi passata al gruppo misto.
È accusata in un processo al Tribunale di Aosta per rifiuto a fornire le proprie generalità, oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale, dopo aver partecipato a una manifestazione contro la didattica a distanza nelle scuole ad Aosta, sabato 24 aprile 2021. Il presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere Enrico Costa, di Azione, ha preso atto che non ci sono stati interventi e si è riservato di convocare una prossima seduta.
Martedì 28 febbraio, in Tribunale ad Aosta, il giudice Marco Tornatore aveva rinviato il processo a martedì 10 ottobre prossimo proprio per l'assenza del parere sull'autorizzazione a procedere della Camera, richiesta nel giugno scorso. Sara Cunial, all'epoca dei fatti deputata, era stata fermata dalla Guardia di Finanza - intervenuta su segnalazione di un assembramento - davanti a una birreria in via Antonio Gramsci, ad Aosta. Secondo l’accusa, Sara Cunial in un primo tempo non aveva consegnato documenti ai militari. In seconda battuta, dopo che i finanzieri l’avevano raggiunta vicino al palco della manifestazione in piazza Chanoux, nell’impostazione accusatoria la parlamentare avrebbe consegnato un tesserino della Camera, per poi riprenderlo arbitrariamente dalle mani di un operante.
Inoltre, stando alla contestazione mossa dalla Procura, la ex Deputata avrebbe minacciato 1 dei 2 finanzieri di fargli avere dei problemi qualora il locale del controllo iniziale fosse stato raggiunto da sanzioni o provvedimenti. Cosa peraltro poi accaduta, vista la chiusura temporanea in ragione dell’assembramento riscontrato.