“Il cambiamento è ovunque tranne che in Valle d’Aosta”

“Il cambiamento è ovunque tranne che in Valle d’Aosta”
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Efficienza, competenza, senso civico ma anche digitalizzazione, parcheggi e flessibilità delle strutture sono tra le parole ricorrenti nell’incontro organizzato nel pomeriggio di ieri, venerdì 13 ottobre, all’Hostellerie du Cheval Blanc di Aosta, dal Comitato ValléeSanté, con il titolo “Sanità & ospedali del futuro”. Coordinati da Enzo Blessent e con alcuni ospiti oltre la scaletta degli interventi previsti, sono intervenuti specialisti di settori diversi, ma tutti con l’obiettivo di suggerire soluzioni in base alla propria esperienza professionale, per un ospedale più efficiente. «Viviamo una storia di non decisioni, - ha evidenziato nelle conclusioni Enzo Blessent - di incompiuti. Il cambiamento è ovunque, meno che in Valle d’Aosta». «Di fatto andiamo verso un ospedale nuovo - ha detto il professor Domenico Palombo, già primario di chirurgia vascolare al “Parini” di Aosta e al “Mauriziano” di Torino, oltre che docente all’Università di Genova, che ha chiuso i lavori - e sarà costruito sull’ex parcheggio. Mi auguro che il progetto di ampliamento del “Parini” di Aosta sia stato aggiornato rispetto a quello di 4-5 anni fa». Ha aperto i lavori l’architetto Paola Arneodo, responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, sul tema “Ospedali Nuovi o Ospedali rinnovati”; l’architetto Stefano Carera, dello Studio di Ingegneria integrata e innovativa Tecnicaer, ha tracciato una prospettiva di “Ospedali del Futuro”, portando l’esempio di ristrutturazioni, da Milano alla Sardegna. Sono poi intervenuti l’ingegnere Luigi Quaranta, l’ingegnere Giorgio Bongiorno, che fu tra i primi Amministratori Straordinari della Nuova Azienda Sanitaria, e il primario di oncologia all’ospedale di Ivrea Sergio Bretti.

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