Il calcio si interroga sul suo futuro: “Sì ai playoff dopo il girone di andata”

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Le società valdostane sono chiamate alle urne domani, domenica 10 gennaio, per eleggere “da remoto” il presidente del Comitato Regionale Piemonte Valle d'Aosta della Lega Nazionale Dilettanti per il quadriennio 2021/2024. Unico candidato il presidente uscente Christian Mossino, che annovera nella sua squadra il presidente del Valdigne Davide Mila, che si propone per la carica di delegato assembleare.

Intanto le società si interrogano su quando e come si potrà riprendere a giocare. “Siamo tutti in attesa che riprenda l'attività ufficiale - dice Cristiano Florio, presidente del Gran Paradis - e per quanto ci riguarda, districandoci tra i vari decreti e ordinanze, cercheremo di riportare i nostri ragazzi e i mister in campo non appena possibile, quanto meno per gli allenamenti. E questo anche meteo permettendo visto che sui campi adesso c'è la neve. Per ciò che concerne in particolare il settore giovanile secondo me bisogna riflettere su un dato: dal recente screening effettuato sugli studenti su oltre 3mila controlli solo 8 studenti sono risultati positivi. Quindi non è tra i giovani il problema contagi. Rispetto alle prime squadre trovo interessante l'ipotesi di riprendere tra febbraio e marzo e concludere solo il girone di andata. Anche perché in Valle d'Aosta dovremo ancora fare i conti con l'inverno che rende impraticabili i campi”. Fabio Cerise, presidente del Fenusma, è quanto mai scettico sulla ripresa dei campionati. “Abbiamo fatto un po' di attività con le formazioni giovanili quando le norme lo permettevano mentre con la prima squadra siamo rimasti fermi del tutto. Un altro problema che ho sollevato al presidente Christian Mossino riguarda i ragazzi che sono risultati positivi al Covid e che quindi dovranno sottoporsi ad una nuova visita medica però con esami aggiuntivi come l'ecocardiogramma con doppler, esami che ora sono difficili da effettuare. Purtroppo abbiamo avuto diversi casi di contagio specie nel settore giovanile e quindi cercheremo di avere notizie più precise in merito”. “Anche se sono un po' scettico sono ben contento se riusciremo a ripartire. - dice Roberto Pallua, presidente del Quart - Bisognerà poi vedere se alla ripresa tutti i ragazzi saranno ancora disponibili oppure se qualcuno nel frattempo avrà deciso di appendere le scarpe al chiodo. Quello che non ho trovato giusto è che siamo partiti a settembre come se tutto fosse stato normale e quindi senza prendere minimamente in considerazione altre possibili interruzioni legate alla pandemia con il risultato che ad oggi non abbiamo nessuna certezza su come e quando l'attività potrà ripartire. Ora rimaniamo in attesa delle decisioni ufficiali ma è certo che se decideranno di terminare la stagione con la disputa sia dell'andata che del ritorno obbligandoci ai doppi impegni settimanali noi non ci saremo di sicuro anche perché siamo dilettanti e tutti lavoriamo”.

Per Dominique Grenier, dirigente del Saint-Vincent/Chatillon, “L'ipotesi di concludere solo il girone di andata per poi procedere con i playoff e i playout potrebbe essere una soluzione accettabile ma al momento non abbiamo nessuna certezza su l'eventuale ripresa dei campionati. Per quello che riguarda i giovani praticamente hanno perso un anno di attività e speriamo di rivedere tutti al campo quando potremo tornare ad allenarci”. “Riprendendo il campionato alla fine del mese di febbraio - sostiene Marco Lombard, presidente del Chambave - ovviamente mancherebbe il tempo necessario per disputare anche il girone di ritorno a meno che non si decida di continuare l'attività sino alla fine del mese di giugno. Forse la soluzione migliore sarebbe quella di azzerare tutto e riprendere a settembre con un nuovo campionato”.

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