Il Cai pensa al Sentiero Italia, serve l’aiuto di Regione e Comuni
In seno all’Assemblea Regionale Ordinaria dei Delegati - sabato scorso, 5 marzo nella sala comunale Bonomi a Verrès - presieduta da Antonio Montani, vicepresidente generale e candidato alla presidenza italiana, sono stati approvati il bilancio consuntivo 2021 e il preventivo 2022 ed è stata illustrata dal presidente del Cai Valle d'Aosta Piermauro Reboulaz (riconfermato) la relazione sulle attività del 2021. Erano presenti anche i consiglieri centrali Milena Manzi (Liguria) e Giacomo Benedetti (Piemonte) e il presidente delle guide alpine Ezio Marlier, che nel suo intervento ha caldeggiato una nuova collaborazione tra guide alpine e Cai: «Abbiamo bisogno di sostenerci reciprocamente: il Cai ha i numeri e noi le competenze per poter dialogare proficuamente sulla montagna».
Il bilancio consuntivo chiude con un margine positivo di 15mila euro, anche perché - spiega Piermauro Reboulaz, «Per la pandemia non siamo riusciti a realizzare tutto quello che avremmo voluto. Abbiamo un buon margine di operatività, per guardare con fiducia al futuro. Il Cai VdA sostiene interamente senza pubblicità, con quasi 6mila euro, la realizzazione di Montagnes Valdôtaines, organo ufficiale che propone esclusivamente testi di montagna, esce 3 volte all’anno in 2mila copie spedite gratuitamente ai soci, ai sindaci, alle redazioni, alle parrocchie e alle sezioni anche extra regionali».
Nel preventivo vi sono spese per 22 mila euro, per le attività delle singole sezioni e per le commissioni esterne che si occupano di alpinismo giovanile, scuole, escursionismo e speleologia, per i festival di cinema a Cogne e a Valtournenche, per la coorganizzazione del Trofeo Mezzalama - le cui prime edizioni erano state allestite dal Cai - e per il potenziamento e la promozione del Sentiero Italia Cai, un percorso di trekking che percorre tutta l’Italia per circa 7.200 chilometri. «In Valle d’Aosta riguarda l’alta via numero 2 dal Colle del Nivolet in Valsavarenche fino a Courmayeur e tutta l’alta via numero 1 da Courmayeur a Gressoney. Vorremmo organizzare eventi e segnalarlo con adeguata cartellonistica. Dobbiamo coordinarci con Regione e Comuni».
Piermauro Reboulaz ha inoltre ricordato la partecipazione di Michele Ambrogi della commissione cinematografica centrale Cai alla giuria del Gran Paradiso Film Festival di Cogne. Anche il Cervino Cine Mountain di Valtournenche ha avuto una giuria Cai per il miglior film. Di entrambi i festival il Cai è partner e sponsor.
Il Presidente regionale ha poi presenziato ad alcune manifestazioni pubbliche, alle quali il Cai è stato invitato: il 70esimo anniversario della via Bonatti-Ghigo al Grand Capucin il 17 luglio; l’inaugurazione della mostra dedicata a Cosimo Zappelli a La Salle, il 14 agosto; la prima del film «Fratelli si diventa», omaggio a Walter Bonatti, al Pavillon di Skyway, il 28 agosto; l’inaugurazione del Bivacco Cosimo Zappelli a Promoud di La Salle, il 4 settembre e l’Assemblea nazionale Giovane Montagna al Priorato di Saint-Pierre, il 23 ottobre.
Con l’assemblea sono state rinnovate le cariche sociali: nel direttivo regionale è stato confermato Marco Bonelli ed è stato eletto Piero Corda al posto di Sandro Dallou (non rieleggibile, era al secondo mandato). Alberto Bonino è entrato nel collegio dei revisori dei conti. E’ stato inoltre ricordato che il Cai sostiene la petizione per la salvaguardia del Vallone delle Cime Bianche, ritenendo che il nuovo collegamento con Zermatt sia un impianto che non ha ragione d’essere e proponendo progetti alternativi. Infine, è stato inaugurato - e per la prima volta presentato al pubblico - il nuovo labaro istituzionale, non solo stampato ma ricamato e sostenuto da una piccozza storica per ricordare che «il Cai è soprattutto montagna e alpinismo».