Il bocciodromo intercomunale di Gressan intitolato alla memoria di Vittorio Guerraz
Sabato scorso, 27 maggio, il bocciodromo intercomunale di Gressan è stato intitolato alla memoria di Vittorio Anselmo Guerraz, in occasione delle manifestazioni che nel fine settimana hanno ricordato il 50esimo anniversario della fondazione del gruppo boccistico locale Le Carreau, avvenuta l’11 marzo del 1973, con tra i promotori proprio Vittorio Guerraz, conosciuto da tutti come Rino.
D’altronde la sua è stata una vita spesa per la diffusione dello sport, in particolare tra i giovani, e siamo ancora tantissimi a ricordarlo, impeccabile e soprattutto con la battuta pronta, sui campi di sci, di calcio, di bocce, di atletica, sempre indaffarato. A rammentarne la vita è stato il sindaco di Gressan Michel Martinet: «Vittorio Guerraz nasce a Gressan il 4 febbraio 1929, da Teodulo e Lucia Quendoz. Sin da giovanissimo ha messo in luce una spiccata propensione al mettersi al servizio della “cosa pubblica”, sia in ambito amministrativo sia sportivo. Nella storia dello sport valdostano, Vittorio merita una menzione per la straordinaria attività svolta in più di 60 anni nelle più svariate discipline: dal calcio allo sci, all’atletica, al ciclismo e alle sue amate bocce».
Aveva solamente 19 anni Rino quando, insieme ad altri giovani del paese, venne coinvolto nel 1948 da Aristide Gal nella fondazione dello Ski Club Pila di Gressan, attualmente una delle principali società dello sci italiano, culla di tanti campioni. Per oltre 30 anni ne fu consigliere, segretario e infine anche presidente, diventando nel 1970 pure consigliere e poi vice presidente dell’Asiva.
Dopo la scomparsa di Aristide Gal, Rino Guerraz nel febbraio del 1950 fu tra i fondatori a Gressan della società bocciofila intitolata appunto a Gal, che però malgrado la passione dei gressaen per il gioco delle bocce durò solamente 3 anni, vista la mancanza di campi. Poi questi arrivarono a Chevrot, tanto che nel marzo del 1973 nacque il Gruppo Bocciofilo Le Carreau di Gressan che, nel 1984, vide il rientro di Vittorio Guerraz nelle vesti di presidente. Fu lo proprio lui a promuovere nel 1990 la realizzazione di un sogno: la costruzione dell’atteso e moderno bocciodromo coperto, inaugurato nel settembre di quell’anno con i Campionati del Mondo Under 23.
Amico ed affidabile collaboratore dell’allora presidente del Comitato calcistico valdostano Giuseppe Ciancamerla, con il quale condivideva la passione per le bocce, fu fondatore nel giugno 1969 del Gruppo Sportivo Gressan e divenne dirigente federale, occupandosi per oltre 15 anni delle rappresentative regionali, viste le sue indubbie capacità organizzative.
Per non farsi mancare niente dall’inizio degli anni 50 per 25 anni fu presidente della Polisportiva Libertas, che inizialmente si occupava soprattutto di ciclismo e diventò componente del Comitato organizzatore dei primi Giri della Valle d’Aosta, ma visto che amava anche quelli che correvano a piedi, eccolo giudice nazionale di atletica, altra presenza affidabile e severa al Tesolin, dove metteva in riga tutti i ragazzini, con esperienze pure di alto livello, come le Universiadi di Torino del 1970 (vedi foto d’antan a pagina 58).
Come ha rammentato con le giuste parole Michel Martinet: «Rino Guerraz era un uomo dinamico e schietto, sempre disponibile al dialogo e sempre attento ad ascoltare le esigenze della comunità che, proprio nel periodo della grande crescita del dopoguerra, mutavano velocemente. Queste sue caratteristiche lo premiarono con l’elezione in Consiglio comunale, nel quale rivestì tutti i ruoli. Spiccano la carica di assessore ai Lavori pubblici, dal 1995 al 2000, e l’elezione a sindaco di Gressan nel 1965, incarico che ricoprì sino al 1968».
Un vero personaggio della comunità, che ha donato tantissime energie al suo paese ed ai giovani dello sport valdostano. Bene ha fatto il Comune di Gressan ad intitolare proprio a Rino Guerraz il suo bocciodromo, lui ne sarebbe stato felice, perché così tante iniziative ed attività in una sola persona sono veramente rare, ma lo spirito di Vittorio Guerraz era incredibile, ogni giorno all’opera, sempre entusiasta di ciò che faceva.