Il bivacco Alessandro Pansa portato sul Mont Fallère

Il bivacco Alessandro Pansa portato sul Mont Fallère
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Mercoledì 12 ottobre scorso ha raggiunto la base della vetta del Mont Fallère (3.061 metri) il bivacco Alessandro Pansa che per quasi un anno è rimasto in esposizione davanti al municipio di Sarre.

Nel novembre 2021 il Consiglio comunale di Sarre aveva accettato la donazione da parte di Raffaele Vitale, referente di un gruppo di amici dell’economista e dirigente d’azienda Alessandro Pansa (scomparso nel 2017), di un bivacco realizzato in sua memoria. Il bivacco è stato sistemato appena sotto la cima del Mont Fallère.

La struttura, costruita dalla ditta valdostana Chenevier, è coibentata, ha una capienza di 4 posti letto e ha una superficie interna di circa 12 metri quadrati. Prevedendo la necessità di spostamento la struttura è stata costruita in quattro diversi blocchi, facilmente smontabili che possono essere sollevati con l’elicottero (foto).

Il ricovero è stato posato a 2.962 metri di quota sul versante meridionale del Mont Fallère a circa 20 minuti dalla cima, in un punto panoramico con vista sulla vallata principale e su quella del Gran San Bernardo affacciandosi anche sulla Svizzera. In particolare è nel punto in cui sorgeva un altro ricovero alpino diroccato, il bivacco Regina Margherita, costruito nel 1884 dal CAI Valle d’Aosta per rendere più accessibile la cima del Fallère, che però dopo solo 26 anni di apertura, fu abbandonato.

Ad occuparsi del trasporto in quota e della sistemazione del bivacco è stata l’impresa FreeRide Disgaggi, progettista e direzione lavori l’ingegnere Silvia Lugano di La Salle, trasporto HeliMontBlanc, fondamentale il supporto della guida alpina Thomas Scalise Meynet.

L’inaugurazione sarà con ogni probabilità solo la prossima primavera.

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