«Il 2022 è stato il più scarso degli ultimi 70 anni Ora la situazione potrebbe addirittura peggiorare»

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Servono misure urgenti e altre strutturali. La siccità e la crisi idrica hanno impatti enormi sulle potenzialità di produzione delle aziende idroelettriche. Giuseppe Argirò, amministratore delegato della Cva spa, la Compagnia Valdostana delle Acque partecipata regionale e tra i colossi dell'energia da fonti rinnovabili in Italia, lancia l'allarme. Giuseppe Argirò ricorda che «il 2022 è stato l'anno peggiore degli ultimi 70 anni sotto il profilo climatico e dell'idraulicità» e che «i dati dei primi mesi del 2023 in termini di snow water equivalent, che misura le potenzialità produttive idroelettriche e la complessiva idricità della stagione estiva a valle, ci dicono che il trend negativo continua e potrebbe essere addirittura peggiore se non si inverte il quadro climatico in modo rilevante nelle prossime settimane».

Per questo, secondo l'amministratore delegato della Cva «abbiamo il dovere, ciascuno per le proprie responsabilità e competenze, di interrogarci su quali siano le azioni di breve e medio-lungo termine da porre in essere per evitare di dibattere solo in fase di emergenza e poi far passare mesi fondamentali».

Giuseppe Argirò parla da operatore del settore idroelettrico: «Non posso non evidenziare - scrive - che, al di là delle doverose e cogenti azioni di contrasto al cambiamento climatico che sono a orizzonte temporale lungo, occorre agire immediatamente sul fronte dell'adattamento al cambiamento climatico, possibilmente con un piano nazionale coordinato».

Per questo, l'amministratore delegato della Cva saluta con favore la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri, la scorsa settimana, con la nomina di un commissario. La decisione «pone le basi per affrontare una parte del problema cui devono aggiungersi, tra gli altri, almeno due elementi essenziali» secondo Giuseppe Argirò. Il primo è «la derogabilità a molte norme che vincolano sotto il profilo del permitting», il quadro normativo e autorizzativo per gli impianti industriali, perché servono «urgentissimi interventi infrastrutturali da porre in essere». Per questo, Giuseppe Argirò propone di attribuire al commissario «potestà amministrative straordinarie, eventualmente accompagnata da una norma primaria sulla sua personale responsabilità». La seconda necessità è «la creazione delle condizioni per il rilascio degli investimenti e l'attivazione delle enormi risorse necessarie. Risorse che nel caso della finanza pubblica sono scarse e in concorrenza con altre doverose priorità oltre ad essere connotate da una nota ed evidente inefficacia, molto spesso, di capacità di spesa nei tempi prescritti inderogabilmente dalla siccità».

In conclusione, il sistema industriale delle utility in Italia è «riferibile in larghissima parte ad azionisti pubblici» ed «è un'eccellenza e può mettere in campo investimenti, in raccordo con la struttura commissariale in via di definizione in tempi certamente più efficaci purché siano garantite le condizioni tecniche ed economico-finanziarie per la attivazione di investimenti straordinari».

Per la Cva, servono «investimenti in infrastrutture di stoccaggio idrico, infrastrutture di trasporto, distribuzione, interconnessione di reti idriche, di raccolta e riutilizzo delle acque piovane e di scarico, per usi civili che insieme all'annosa necessità di riduzione delle perdite degli acquedotti e a un uso responsible agricolo, industriale e civile dell'acqua». Tutte queste cose insieme «potranno evitare di non giungere a casi estremi di emergenza sociale ed economica».

Premio Top utility performance operative

Il gruppo Cva ha vinto il premio Top utility performance operative, assegnato dalla Althesys di Milano, società professionale indipendente specializzata nella consulenza strategica. Il gruppo della Compagnia valdostana delle acque, partecipato dalla Regione Valle d'Aosta al 100 per cento tramite la sua finanziaria Finaosta, ha ottenuto il riconoscimento oggi a Milano durante l'incontro «Utility: sfide globali, risposte locali» e in cui è stato presentato il rapporto «Le performance delle utility italiane. Analisi delle 100 maggiori aziende dell'energia, dell'acqua, del gas e dei rifiuti». Top Utility è il think tank italiano di riferimento nel settore delle utility pubbliche che si pone l'obiettivo di valutare le performance delle aziende dei servizi di pubblica utilità, riconoscere le eccellenze e cogliere le dinamiche competitive indirizzando le politiche nazionali.

«Il riconoscimento ricevuto dalla Atlhesys - commenta Marco Cantamessa, presidente della Cva - conferma la gestione virtuosa del gruppo e la lungimiranza delle nostre scelte strategiche».

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