Ieri sera lo start del secondo Tor des Glaciers: il francese Luca Papi in cerca del bis dopo il successo del 2019

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Sono partiti alle 20 di ieri sera, venerdì 10 settembre, da Courmayeur i 64 iscritti al Tor450 - Tor des Glaciers, la gara che apre ufficialmente l’undicesima edizione del TorX. Una prova unica, che richiede preparazione e capacità di adattamento all’ennesima potenza, dove a guidare gli intrepidi ultrarunners sarà la sola abilità nel sapersi orientare sui sentieri delle Alte Vie dimenticate 3 e 4, attraverso creste in gran parte sconosciute ed antichi ghiacciai, lontano dalle rotte abituali degli escursionisti. I tracciati sono frequentati solo da chi conosce alla perfezione i territori alpini, ama la solitudine e sa apprezzare la suggestione delle alte cime.

Ben 450 chilometri, con oltre 32.000 metri di dislivello, da coprire entro il tempo massimo di 190 ore, quindi entro le 18 di sabato prossimo 18 settembre. A vincere nel 2019, nell’unica edizione disputatasi, sono stati Luca Papi in 134h10’01” ed Anouk Baars in 183h06’20”. Entrambi al via anche quest’anno, sono loro gli atleti da battere, con l’italiano residente in Francia reduce da Utmb e SwissPeaks 360 nelle ultime settimane, anche se fare previsioni in una gara del genere è sempre proibitivo. Dovrà guardarsi, tra gli altri, dallo svizzero Jules-Henri Gabioud, già vincitore del Tor des Géants nel 2011. A contendere la vittoria alla sudafricana ci saranno invece le italiane Marina Plavan, seconda nel 2019, Emanuela Marzotto e la canadese Stephanie Case. Al via 3 valdostani: Sergio Minoggio (4017), Stefano Puiati (4020) e Giorgio Macchiavello (4031).

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