“Ieri, oggi, domani-Avis”: un progetto intergenerazionale tra Aosta e Châtillon

“Ieri, oggi, domani-Avis”: un progetto intergenerazionale tra Aosta e Châtillon
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Grazie ad un progetto da 8mila euro, le sedi Avis di Aosta e di Châtillon promuovono una serie di attività che si svolgono il mercoledì pomeriggio nelle strutture per anziani delle dei 2 Comuni. L’iniziativa “Ieri, oggi, domani-Avis” è stata presentata martedì scorso, 26 giugno, nel Salone Ducale del Municipio di Aosta, dal presidente dell’Avis comunale di Aosta Daniele Scano, dal sindaco di Aosta Gianni Nuti, dall’assessora comunale alle Politiche sociali, Abitative e alle Pari opportunità Clotilde Forcellati e dalla vice sindaca di Châtillon Dorina Brunod. «Impieghiamo diversi giovani, anche gli Scout dell’Aosta 1, in attività con gli ospiti delle strutture per anziani. - ha precisato il vice presidente vicario dell’Avis comunale di Aosta Aldo Meinardi - Abbiamo risposto ad un bando del Ministero del lavoro, con la Regione, la Fondazione comunitaria e il Csv, rivolto a giovani fra i 14 e i 30 anni che con il progetto “Ieri, oggi, domani-Avis” coinvolge gli ospiti delle strutture in lavori a maglia e uncinetto e raccoglie i loro racconti». Le strutture interessate sono il Centro casa famiglia viale Europa e il centro polivalente di corso Saint-Martin-de-Corléans di Aosta oltre al Centro Anziani di Châtillon. «In quest’ultima sede dobbiamo ancora definire i con i responsabili dell’Unité des communes Monte Cervino n quali giorni saremo presenti. - spiega la presidente dell’Avis di Châtillon Irma Moro - L’impegno sarà comunque di 2 giornate al mese, abbiamo scelto il Centro Anziani dove le persone hanno ancora un po’ di manualità. Portiamo della lana per realizzare copertine e doudou, le copertine con un pupazzetto, e coinvolgiamo in particolare le donne. Invece con gli uomini, sempre grazie ai giovani volontari, continuiamo con il lavoro di prevenzione delle truffe via smartphone». I ragazzi avranno anche il compito di raccogliere le storie degli ospiti delle strutture, che saranno poi pubblicate in un libro.

«Il legame con l’Avis - continua Irma Moro - esiste anche perché molti anziani sono ex donatori, e dietro loro ci sono famiglie e potenziali donatori. E’ una forma di campagna di sensibilizzazione, cerchiamo nuovi donatori».

I volontari si presenteranno con le nuove magliette, “rosso sangue” e “giallo plasma”, che ricordano l’importanza della donazione. «Stiamo migliorando come numero di soci e donazioni - ha sottolineato il presidente dell’Avis comunale di Aosta Daniele Scano - e anche come ingresso di giovani, grazie anche ai progetti che abbiamo portato avanti. Molti sono gli studenti o ex studenti che si sono iscritti e hanno iniziato il loro percorso di donazione. Il lavoro premia e la gente comincia ad avvicinarsi».

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