Ida Neyret, una vita lunga 103 anni

L’anima di Ida Neyret è tornata in cielo lieve come un sospiro la mattina di lunedì scorso, 15 aprile, mentre stava facendo colazione nella sua casa in corso XXVI Febbraio, ad Aosta. Avrebbe compiuto 104 anni fra un mese. La sua lunga vita è terminata davanti a una tazza di latte con i biscotti e fino alla fine è stata lucida, anche se le gambe - dopo l’ultimo compleanno - non la reggevano più come prima. Era nata nel 1920 a Etavel di Saint-Pierre, in una famiglia contadina che, fin da giovanissima, ha aiutato nelle attività agricole. All’età di 22 anni si sposò con Pietro Vitton Mea che allora lavorava alla Cogne come lattoniere ed è scomparso nel 1998. Poi la coppia si trasferì da Saint-Pierre ad Aosta dove gestì prima il Caffè Juventus e il Caffè Roma in via Aubert, quindi il Caffè Italia in via Sant’Anselmo, iniziando a proporre per prima in città il gelato, con la coppetta che costava 5 lire. Un’esperienza lunga 15 anni per poi aprire una gelateria in via Festaz fino agli anni Settanta, quando la cedettero al compianto Renato Vastarini che la ribattezzò Gelateria René, locale che divenne ben presto uno dei punti di ritrovo più frequentati dai giovani dell’epoca. Quindi Ida Neyret e Pietro Vitton Mea decisero di trasferirsi a Finale Ligure, dove gestirono altri 2 gelaterie. Anche dopo essere rimasta vedova, Ida Neyret, destinata a diventare una delle donne più longeve della Valle d’Aosta, non si era persa d’animo e, grazie al suo carattere forte e determinato, aveva reagito al lutto restando sempre molto attiva, tanto che fino a 100 anni è stata praticamente autonoma e anche in seguito era molto presente, pur perdendo progressivamente la capacità di camminare. I suoi cari la hanno salutata mercoledì 17 al Tempio crematorio dove è stata impartita una benedizione. Riposerà nel cimitero di Saint-Pierre, accanto al marito.