I titolari di strutture ricettive e la Foire: luci e ombre «Bene le prenotazioni, ma si potrebbe fare meglio»
«Tradizione o commercio? Ogni anno, in questo periodo, si apre la riflessione insieme ai colleghi se sarebbe opportuno spostare la Millenaria e legarla all’ultimo fine settimana di gennaio; è evidente infatti che quando la Fiera cade infrasettimanalmente come in questa edizione 2018, l’afflusso di visitatori è inferiore e nelle strutture ricettive si riescono a vendere al massimo le due notti».
E’ questa la prima considerazione di Filippo Gérard presidente dell'Associazione albergatori della Valle d’Aosta, alla vigilia dell’evento più importante dell’anno per la città di Aosta: la Foire de Saint-Ours che si svolgerà martedì 30 e mercoledì 31 gennaio.
«Spostare le date significherebbe d’altro canto snaturare la nostra tradizione, fare perdere il fascino ad una delle Fiere tra le più antiche in Europa e proprio per questa ragione così amata e apprezzata da chi la frequenta. - ammette il Presidente dell’Adava - Quello che servirebbe invece, è organizzare una serie di iniziative collaterali intorno alla Fiera, puntando ad esempio sulla gastronomia, in modo da allungare la durata della manifestazione e aumentare i flussi turistici. In ogni caso, penso che pure quest’anno le attività ricettive della città di Aosta e anche quelle delle località limitrofe saranno al completo le due notti di lunedì 29 e martedì 30 gennaio, creando un indotto molto positivo per le altre attività commerciali».
Bene ma si potrebbe fare di più. E’ questo in estrema sintesi il concetto espresso da Jeannette Bondaz che gestisce ad Aosta, in via Sant’Anselmo, la Chambre d'hotes Maison Bondaz, prestigiosa struttura aperta sei anni fa e che dispone di sei camere in tutto.
«E’ chiaro che in questi giorni si lavora bene e si lavora tutti. - dichiara Jeannette Bondaz che è delegata Adava per Aosta - Il problema è però avere gente negli altri periodi dell’anno, perché in queste settimane la città era deserta. E anche per la prossima, in molti hanno avuto richieste per un solo pernottamento, quello di martedì 30 gennaio. Si fa fatica a vendere la seconda notte e non dimentichiamo che tutti noi abbiano risentito del fenomeno degli appartamenti venduti tramite AirBnb. La nostra città ha grosse potenzialità, ma bisognerebbe aprire una riflessione e capire se, a fronte degli enormi investimenti fatti dalla Regione, la ricaduta è poi così importante per gli operatori turistici. Il mercato svizzero offrirebbe ad esempio delle ottime possibilità e occorrerebbe potenziarlo offrendo eventi legati all’enogastronomia; l’attuale padiglione, a mio parere, non è sufficiente elemento di attrattiva».
«Per noi la Fiera di Sant’Orso è sicuramente l’evento clou dell’anno, ancora più del Capodanno. - sostiene Alessandro Cavaliere, titolare dell’Hotel Duca d’Aosta, quattro stelle, sessanta camere in tutto - Siamo praticamente al tutto esaurito per la sera di lunedì 29, e abbiamo ancora poche disponibilità per quella di martedì 30; si tratta di habitués della Fiera che provengono soprattutto da Svizzera, Francia, ma anche dall’Italia; da noi soggiornano pure tante presenze istituzionali. Certo, per noi è meglio quando la manifestazione cade durante il fine settimana, oppure subito a ridosso dei giorni festivi perché in molti ne approfittano per fare il ponte; anche così comunque non ci possiamo lamentare».
«Dopo le festività abbiamo notato un brusco calo delle prenotazioni, in misura maggiore rispetto allo scorso anno, e ora ci stiamo un po’ riprendendo con Sant’Orso. - commentano dall’Hostellerie du Cheval Blanc, struttura di cinquantacinque camere, gestita da Annabella Paesani, insieme al Norden Hotel - Solitamente per questo evento riusciamo a vendere le due notti, ma per il momento saremo al tutto esaurito solo in quella di lunedì 29, e abbiamo ancora qualche disponibilità per martedì 30. La clientela è composta prevalentemente da italiani».
Sono già tutte prenotate da un anno, le tre camere del B&B Augustus aperto da otto anni nella centralissima via Sant’Anselmo.
«Avrò ricevuto cinquanta telefonata in questi giorni e se la Fiera di Sant’Orso si fosse svolta nel fine settimana probabilmente ne avrei ricevute cento. - afferma il titolare Renato Berger - Il problema dell’infrasettimanalità a mio parere lo avvertono maggiormente bar e ristoranti, che non le strutture ricettive, perché è minore il numero dei turisti che viene ad Aosta in giornata».
«Le nostre trentatré camere saranno tutte occupate in quei due giorni, ma sarebbe strano il contrario vista la posizione centrale del nostro albergo. – commenta Marco Bich dell’Hb Aosta Hotel situato in via Malherbes - L’impressione però è che siano arrivate meno richieste rispetto agli anni passati, quando avevamo assistito a un vero e proprio boom. Diversi sono i clienti abituali che prenotano da un anno all’altro».
Aperto da otto anni l’Agriturismo La Reina di Pollein, che dispone di sei camere, è già al completo da alcune settimane. «Quando la Fiera cade nel fine settimana gli ospiti prenotano già addirittura nel mese di settembre o di ottobre, alcuni sono clienti abituali che vengono da noi anche in altre occasioni, mentre altri ci contattano appositamente per la Foire. - commenta la titolare Barbara Viérin - Se, come quest’anno, l’appuntamento con la Millenaria è infrasettimanale si aspetta un po’ di più a prenotare, valutando anche il tempo o la possibilità di contare su qualche giorno di ferie. La permanenza è comunque limitata alle due notti, e in alcuni casi anche solo a un pernottamento».