I ristori regionali? «A metà della primavera» Bilancio di un anno segnato dal Coronavirus
«Il 2020 è stato un anno difficile soprattutto dal punto di vista umano, abbiamo perso amici e parenti. Adesso andiamo verso prospettive migliori nel campo sanitario, di tornare verso la normalità, anche se ci vorrà ancora del tempo. Dal punto di vista economico, invece, il 2020 è stato difficile e anche il 2021 sarà una sfida complicata che richiederà sforzi importanti». Parole del presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, aprendo la conferenza stampa di fine anno del Governo valdostano martedì scorso, 29 dicembre. «La Valle d’Aosta che resiste, che rilancia» lo slogan.
Ristori in primavera
Inutile dire che la pandemia, e tutte le sue conseguenze, ha monopolizzato l’incontro con i giornalisti. E naturalmente si è parlato pure della sofferenza economica, della crisi conseguente all’emergenza sanitaria. Quindi dell’argomento ristori. Quelli della Regione arriveranno «a metà della prossima primavera» ha precisato l’assessore regionale alle Finanze, Carlo Marzi, già a marzo secondo i più ottimisti. L’idea della Giunta è di proporli con una manovra simile rispetto a quella dello scorso luglio, quella legge regionale numero 8 che ha messo a disposizione circa 160 milioni di euro. La cifra di cui si parla ora è di - almeno - 120 milioni di euro.
«Nel 2020 è stata tutta un’emergenza, la crisi ha incontrato un Consiglio regionale che stava andando verso le elezioni e che ha dovuto bloccare tutto. - ha dichiarato Carlo Marzi - Allora ci fu la volontà di intervenire con due leggi immediate, quindi di applicare l’avanzo di amministrazione per la legge 8 di luglio. Ora la volontà è arrivare il prima possibile alla definizione del rendiconto, così conosceremo con precisione l’avanzo di amministrazione e quindi quanto mettere a disposizione per la nuova manovra anti crisi».
Tempi? «Abbiamo preso l’impegno di arrivare per fine febbraio al rendiconto, - garantisce Carlo Marzi - per poi muoverci in primavera ed avere già la legge che applica l’avanzo. Nel Bilancio si indicherà l’avanzo sull’anno successivo per avere la cifra precisa che speriamo sia più alta della scorsa. Prima, però, serve chiudere i conti dell’anno in corso».
«Ristori in primavera? Posso capire la burocrazia, però prima devono dirci almeno che misure adotteranno e di che entità» è il commento di Filippo Gérard, presidente dell’Adava. «I pagamenti possono anche arrivare ad aprile, ma che almeno ci dicano che ristori ci daranno, per esempio per poter fornire delle garanzie alla banche per eventuali aperture di credito. E questo ce lo devono dire al più presto».
«L’altro problema da risolvere è quelle delle aziende appena create: non hanno ancora visto un euro perchè non avevano uno storico dei fatturati. Però la crisi l’hanno vista anche loro, eccome. E infine il pasticcio dei codici Ateco: basta con gli aiuti a pioggia, devono essere dati in base alle perdite di fatturato».
«Guarderemo al fatturato»
«La politica, con l'ausilio dei tecnici, comincerà a lavorare su specifiche misure di sostegno nei confronti delle attività penalizzate» nel settore del commercio. Lo anticipa l'assessore ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio Jean-Pierre Guichardaz. «Indicativamente - aggiunge - saranno considerati i cali di fatturato, con riferimento agli stessi periodi dell'anno o degli anni precedenti, ed è nostra intenzione valutare anche particolari situazioni riguardanti attività neo insediate. Le misure saranno, inoltre, indirizzate alla ripartenza delle attività economiche penalizzate dalla pandemia e agli investimenti». Nel 2021 inoltre si lavorerà «per rivalutare il disegno di legge di riforma dell'organizzazione turistica regionale» per arrivare a un «unico ente preposto alla promozione e promo-commercializzazione dell'offerta estiva e invernale della Valle d'Aosta».
Nell'ambito dei Beni culturali l'Assessore ha ricordato che «I lavori del secondo lotto di restauro e la valorizzazione del Castello di Quart sono in fase di aggiudicazione». Inoltre «un accento va posto anche sul sito di Saint-Martin-de-Corléans per il quale è in corso l'allestimento del secondo lotto». Per quanto concerne i musei, l'Assessorato punta tra l'altro a «Soluzioni online per permettere a tutti di fruire delle attività proposte nonostante i lockdown». Mira a «sostenere» la scena artistica valdostana l'open call «Etre saison en 2021», con cui alcuni artisti si esibiranno al Teatro Splendor. Riguardo allo sport «L'idea è di concentrare gli sforzi promozionali nell'ambito delle discipline e attività sportive che meglio rappresentano l'offerta turistica dedicata alle attività outdoor» e che «risultino capaci di garantire benefici immediati in termini di flussi turistici».
«Cogliere la ripartenza»
«Quel che è decisivo è che la comunità valdostana approfitti della ripartenza dopo la pandemia. Sarà come un dopoguerra, che ci vedrà esausti per le esperienze vissute, ma anche speranzosi per quanto potrà venire». Lo afferma Luciano Caveri assessore all'Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate. «Ognuno di noi - aggiunge - deve essere impegnato non solo a difesa dell'Autonomia, perché si tratta del minimo sindacale, ma deve operare - e questo nel mio caso vale per i settori per i quali ho la delega - per progettare a lunga scadenza una Valle d'Aosta che sappia reggere ai rischi incombenti di indebolimento dell'economia e pure di messa in discussione del nostro Statuto, che va applicato in pieno e rafforzato contro ogni tentazione centralista». Riguardo alla scuola «Abbiamo fatto tutto il necessario per poter garantire in sicurezza le lezioni in presenza e, laddove era impossibile, per avere un buon livello di didattica a distanza. Ora lavoriamo in vista del 7 gennaio per la riapertura totale». Per quanto concerne gli affari europei «Bisogna rimboccarsi le maniche per chiudere l'attuale periodo di programmazione e lanciare progetti e idee sulla nuova fase, che ci porterà sino al 2027. Il Recovery Fund ci ha visto raccogliere molte proposte e ci auguriamo che una fetta consistente di finanziamenti comunitari possa affluire per lo sviluppo della nostra Valle». Riguardo alle società partecipate «E’ necessario lavorare per avere una sinergia fra tutte le società con progettualità in comune» e in questo senso «La nascita a inizio anno di un vero e proprio Dipartimento delle Partecipate è un chiaro segnale politico».
«Ferrovia, tempi certi»
«Nel settore dei trasporti un forte impegno sarà posto nell'accelerazione dell'iter di predisposizione del progetto definitivo di elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta e nell'indurre Rete Ferroviaria Italiana a definire tempi certi per la realizzazione dei lavori necessari per la riapertura della linea Aosta-Pré-Saint-Didier». Lo afferma l'assessore all'Ambiente, trasporti e mobilità sostenibile, Chiara Minelli, nel «rapport» di fine anno. Contemporaneamente occorre potenziare il «servizio di trasporto pubblico su gomma, in particolare nelle vallate laterali. Intendiamo proseguire negli adempimenti per la bigliettazione unica, assumere misure per la gratuità dei trasporti pubblici per i giovani e definire il nuovo contratto per il trasporto dei disabili». Per quanto riguarda la mobilità sostenibile occorre incentivare «la mobilità elettrica», dando «piena attuazione alla legge regionale 16 del 2019». Inoltre «vogliamo dare un ruolo molto più importante alla bicicletta sia come mezzo per recarsi al lavoro e a scuola, sia come strumento per conoscere la Valle d'Aosta con i percorsi ciclabili d'interesse turistico. Strategica è la Ciclovia Baltea da Pont-Saint-Martin a Courmayeur, collegata con la rete Bicitalia. Presto porteremo all'attenzione del Consiglio il Piano Regionale della Mobilità ciclistica». L'Assessore prevede poi di «finalizzare la procedura di ampliamento del Parco naturale del Mont Avic, a partire dall'inserimento di un nuovo settore di proprietà privata». Riguardo «alle discariche di inerti e rifiuti speciali e ai problemi acuti di Pompiod e Chalamy» nel 2021 «intendiamo condurre approfondimenti sulla possibilità di ulteriori provvedimenti normativi».
Nelle altre pagine del giornale gli interventi degli assessori Luigi Bertschy (pagina 35), Roberto Barmasse (38) e Davide Sapinet (41).