I ragazzi dopo il Covid: stanchi e ottimisti

I ragazzi dopo il Covid: stanchi e ottimisti
Pubblicato:
Aggiornato:

Stanchi ma allegri, a rischio dipendenze ma legati alla famiglia e agli amici. Questo è il quadro dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni che hanno risposto al questionario post-Covid proposto dall’Osservatorio economico e sociale della Regione Valle d’Aosta. I dati sono stati presentati dal dirigente dell’Osservatorio Dario Ceccarelli giovedì scorso, 19 gennaio, nella sala conferenze della Biblioteca regionale, alla presenza dell’assessore all’Istruzione Luciano Caveri e della Sovraintendente agli studi Marina Fey e con il contributo del presidente dell’Ordine degli Psicologi della Valle Aosta Alessandro Trento e di Gerardo Di Carlo, responsabile del Servizio per le Dipendenze patologiche-Serd. I ragazzi che hanno risposto appartengono a famiglie prevalentemente nucleari plurifiglio, ritengono che la situazione economica della famiglia sia rimasta invariata durante la pandemia, ma per il 30 per cento è peggiorata e hanno un’opinione positiva del quadro relazionale. Persino i video giochi sono diventati un’occasione di relazione a distanza e il 65 per cento degli intervistati ha aumentato l’uso delle chat, preferendo le video chiamate (64 per cento) o i social (41 per cento) al contatto diretto (36 per cento). Oltre la metà dei giovani e circa i 2 terzi dei giovanissimi pratica un’attività extrascolastica, a volte anche più di una: vanno dallo sport alla musica fino all’oratorio e al volontariato, Sono le emozioni positive a prevalere: molti si definiscono allegri, spensierati, dinamici, incuriositi, anche se stanchi, ma sottolineano i rilevatori che il test è stato diffuso alla fine dell’anno scolastico. Frequente, anche se per una percentuale inferiore, è l’ansia (7,4 per cento contro il 15,1 dell’allegria), insieme a noia, preoccupazione e rabbia, che nel complesso risultano contenuti. I fattori di benessere vengono ricondotti principalmente all’avere un buon rapporto in famiglia e avere amici su cui contare o con cui avere un buon rapporto, e questo vale almeno per la metà degli intervistati. Il disagio, gli aspetti di violenza, sotto forma di cyberbullismo, denigrazione, offese anche per l’aspetto fisico, sono indicati dal 40 per cento dei giovani per esperienza diretta, ma scende al 14 per cento tra i giovanissimi.

In generale, il livello di soddisfazione tra i giovani è superiore nei maschi rispetto alle femmine, comunque crescente grazie al buon rapporto con familiari, amici, compagni di scuola, insegnanti. È stata rilevata anche una maggior spontaneità fra i ragazzi nel rivolgersi allo psicologo della scuola se ritengono di aver bisogno di un confronto al di fuori della famiglia. Resta forte l’uso dei dispositivi elettronici, soprattutto per film e musica, ma anche per effettuare videochiamate o seguire corsi e tutorial. Rispetto al futuro, la visione è incerta ma il 63 per cento dei ragazzi ne sono anche attratti, quindi timorosi ma curiosi e nel complesso cauti.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930