I quarant’anni del riparto fiscale, il ricordo dell’union valdôtaine
Il 26 novembre 1981, la Camera dei deputati approvò la legge di «Revisione dell'ordinamento finanziario della regione Valle d'Aosta», numero 690, che introdusse il riparto fiscale in Valle. Ieri quindi - venerdì 26 - ricorreva il 40esimo anniversario del riparto, che attribuì i 9 decimi del gettito di imposte e tasse alla Regione. Il gruppo dell'Union Valdôtaine in Consiglio Valle ha ricordato l'anniversario con un comunicato diffuso ieri, sottolineando «Il percorso lungo e faticoso, durato decenni» per arrivare «All'autonomia finanziaria, indispensabile per esercitare le nostre prerogative statutarie». L'ordinamento finanziario fu ottenuto nel 1955, però le risorse economiche dovevano essere concordate ogni anno. Nel 1971 un secondo accordo riconobbe alla Valle i 9 decimi sui tributi riscossi dallo Stato sul territorio regionale, ma la riforma tributaria del 1972 fermò tutto fino al 1981.
Quell'anno, le trattative da parte della Giunta guidata da Mario Andrione furono complicate e ricche di colpi di scena: a maggio il Consiglio dei ministri approvò il disegno di legge regionale, però decise per un taglio di 2 decimi del riparto (7 invece di 9) una scelta giustificata dai notevoli introiti che la Valle d'Aosta avrebbe percepito per l'Iva e soprattutto per l'Iva da importazione. Con la caduta del governo nazionale, le condizioni politiche mutarono e si tornò ai 9 decimi, erogati dal 1983. Nel 2009, una nuova riforma fiscale ha recepito la riforma del federalismo fiscale, prevedendo la progressiva eliminazione della somma sostitutiva dell'Iva da importazione, soppressa nel 2017, e un riparto di 10 decimi per l'Irpef, l'Iva e altri numerosi tributi e imposte. Per l'Uv, «Il Patto di stabilità e il crescente contributo della Valle d'Aosta al risanamento della finanza pubblica hanno significativamente ridotto le risorse a disposizione dell'amministrazione regionale».