I ponteggi sul campanile: prosegue il restauro del Santuario di Machaby
Sono ripresi da metà marzo i lavori di restauro al Santuario di Machaby: ora i ponteggi avvolgono il campanile. Con l’inizio della primavera è già stata scavata l’intercapedine verso monte per risanare la muratura dall’umidità. Poi - oltre al recupero del campanile - dalla prossima settimana comincerà il rifacimento del tetto del porticato anteriore, dopo che la parte principale della copertura è già stata realizzata lo scorso anno. I restauratori interverranno poi sul porticato a 3 fornici, sulla volta e sulla parte inferiore della facciata (mentre quella superiore è già stata restaurata), comprese tutte le parti lapidee e pure il doppio portone di ingresso in legno con la ferramenta antica, la cui serratura è datata al 1678.
Per quanto riguarda gli interni, nello scorso autunno sono stati eliminati tutti gli intonaci ammalorati sulle pareti e ora i mesi estivi permetteranno di fare asciugare in profondità le murature, per poi provvedere a rifare gli intonaci verso la fine della bella stagione. Sempre all’interno del Santuario, verranno ripuliti le colonne lapidee, la balaustra e il pulpito.
All’esterno verrà effettuata la manutenzione del tetto delle cappelle dedicate ai Misteri del Rosario: anche in questo caso è previsto il rifacimento degli intonaci e il restauro delle mensole tra le nicchie. Si sistemerà pure la tettoia sulla destra del sagrato e si realizzeranno i bagni al piano terreno del cosiddetto “edificio del pellegrino”, sulla sinistra per chi sale al Santuario.
L’iniziativa prende avvio da un progetto della Fondazione Crt che, nel 2018, in accordo con la Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta, ha istituito un bando, denominato “Santuari e comunità” appositamente finanziato per il restauro e la valorizzazione di un santuario per ognuna delle Diocesi del Piemonte e della Valle d’Aosta. La Diocesi di Aosta ha selezionato il Santuario di Machaby e si è attivata, in accordo con la Parrocchia di Arnad, per partecipare in collaborazione con organizzazioni sul territorio quali Lo Doil di Arnad e l’Oratorio di Donnas per gli interventi di valorizzazione da attuare al termine dei lavori. Per il restauro dell’edificio la Diocesi ha ottenuto 2 cofinanziamenti da parte della Conferenza Episcopale Italiana dai fondi provenienti dall’Otto per Mille alla Chiesa Cattolica e dall’Amministrazione regionale grazie ai contributi erogati in base alla legge 27/93. Pure il Comune di Arnad ha aderito immediatamente all’iniziativa, anche con un contributo economico. Il costo dei lavori ammonta a 855mila euro finanziati con 225mila euro della Fondazione Crt, 300mila euro della Cei, 300mila euro della Regione e 30mila euro del Comune.