I piccoli proprietari: «L’impugnativa di questa legge era prevedibile»

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Via libera - la scorsa settimana - da parte della seconda e quarta commissione del Consiglio Valle alla nuova modulazione della tassa di soggiorno: per gli alberghi, le tariffe potranno variare da un minimo di 0,50 a 4 euro a persona in base alla classificazione, per i campeggi tra i 0,50 e 1,50 euro, per le aree attrezzate tassa fissa di 1,50 euro per i camper mentre, per le strutture extra-alberghiere così come per gli agriturismi, la tariffa va da 0,50 a 4 euro. L’imposta sarà applicata per i primi 7 giorni di soggiorno. «Si tratta di una risorsa importante e gli ospiti sono comunque già preparati, perché in tutto il mondo questa tassa esiste già da tempo» segnala Luigi Fosson presidente Adava. «Si tratta di cifre abbordabili per tutti e sono convinto che non sarà un problema. L'importante è che questi soldi vengano poi utilizzati per attività promozionali per il turismo, come ad esempio le navette gratuite».

«Come Uppi avevamo chiesto di dare spazio al coinvolgimento dei Comuni che dovranno applicare l'imposta e che si dovranno preventivamente consultare con le associazioni. - rileva Jean-Claude Mochet presidente dell’Uppi Unione Piccoli Proprietari Immobiliari della Valle d'Aosta - Questo è quanto auspichiamo, anche e soprattutto per capire come verrà poi speso il gettito in entrata. Ribadiamo la necessità di una massiccia campagna di informazione. Questa legge coinvolge tutti i soggetti, non solo quelli che fanno della locazione breve un’attività imprenditoriale, pure coloro che la esercitano occasionalmente. Come associazione siamo pronti a dare il massimo supporto ai locatori che dovranno occuparsi della gestione dell'imposta di soggiorno».

Per quanto riguarda l’impugnativa del Governo Meloni, «Ci sembra logica rispetto a un testo talmente ampio che ha invaso le competenze degli altri organi legislativi, come avevamo fatto presente durante l'audizione da parte delle commissioni competenti del Consiglio Valle. - prosegue Jean-Claude Mochet - Invece di andare verso una semplificazione, come da sempre auspichiamo in tutte le sedi, la burocrazia ha preso il sopravvento creando maggiori adempimenti. Per l'Uppi è inaccettabile continuare a vedere i piccoli proprietari immobiliari trattati come persone che vivono di rendita, magari evadendo il fisco. La verità è che chi affitta per un breve periodo un alloggio, che magari ha ereditato dai genitori o sul quale ha un mutuo, come di fatto accade alla maggior parte dei casi, non ha di certo le stesse potenzialità o le stesse forze di chi loca in maniera professionalmente organizzata, neppure gli stessi obiettivi. Per questo motivo trovo fuori luogo definire "gestori di appartamenti turistici" coloro che affittano i loro alloggi in maniera non professionale e occasionale, travisando completamente la realtà dei fatti, perché tale platea di piccoli proprietari non fa nessuna concorrenza agli alberghi, rivolgendosi a un target di turisti completamente diverso».

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