I messaggi e le foto dei lettori a sostegno di medici e infermieri

I messaggi e le foto dei lettori a sostegno di medici e infermieri
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Messaggi di solidarietà e di ringraziamento: anche i valdostani sostengono ed esprimono gratitudine a tutti coloro che sono impegnati in prima linea nella lotta quotidiana alla diffusione del Coronavirus partecipando all’iniziativa de La Vallée Notizie “Medici e infermieri, eroi veri!”. A questo scopo vi chiediamo di scriverci attraverso l’indirizzo email info@lavalleenotizie.com o al numero WhatsApp 351 7311227 avendo cura di scrivere in oggetto EROI VERI, così da poterci inviare messaggi e foto che pubblicheremo sul giornale. Come ha fatto Alessandro Carlin che su balcone di casa sua, in rue de la Liberté, ha appeso un lenzuolo con la scritta a caratteri cubitali «Grazie operatori sanitari e Forze dell’Ordine». Graziella Rossignod scrive: «Voglio lasciare un mio pensiero, a tutti i medici e agli infermieri e in generale al personale operativo negli ospedali in questo momento di difficoltà per il Paese. Voglio dirvi grazie, per tutto ciò che fate, per la vita che rischiate. Vi lascio una mia poesia intitolata “Sogno”. “Sogno una vita dai risvolti colorati, con un pizzico d'amore ambrato. Con semplicità cerco le tue mani che danno calore al mio cuore. Camminando per sentieri che portano dolore, alzò gli occhi e vedo il tuo amore. Non dico che ce la faremo. Ma con Cristo ne usciremo». Bruna invia la foto di un arcobaleno e commenta: «Grazie, grazie, grazie. Siete dei veri eroi. Un abbraccio» mentre un lettore che non si firma sottolinea: «Grazie. Grazie per ciò che state facendo ed affrontando. L'avvento di una nuova società più cosciente ed umana, parte da Voi. Grazie ancora». Tanti poi i messaggi brevi ma sentiti: «Semplicemente grazie!». e i disegni come quelli di Federica e Sabrina che a fianco di un grande cuore colorato hanno scritto: «Andrà tutto bene». Nicola Beatrisotti, figlio di Maurizio, il volontario della Croce Rossa di Saint-Vincent di 79 anni mancato all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta dopo aver contratto il Coronavirus, scrive: «Vorrei ringraziare a nome mio e di tutta la famiglia il personale sanitario che in questi giorni si è preso cura di mio padre nei momenti più difficili della sua vita. Grazie di cuore». Bella, poi, la composizione di Riccardo Iezzi di 9 anni, intitolata “Corona Virus”: «Caro Corona Virus, sì parlo proprio a te! Sei arrivato nelle nostre vite all’improvviso, e ci hai portato via il sorriso. Cattivo e maligno, ci hai tolto la scuola, e con lei ogni cosa, Non possiamo giocare nei prati, perché tu ci ammali. Non possiamo abbracciarci, perché tu ci attacchi, vogliamo mandarti via, perché sei di cattiva compagnia. Tutto questo finirà, e il sole tornerà. Tornerà il sereno e con lui l’arcobaleno. Sogniamo la normalità, per l’Italia ipp/ipp/urrà!».

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