I magnifici 104 anni di nonna Ires lucida, simpatica e autosufficiente

I magnifici 104 anni di nonna Ires lucida, simpatica e autosufficiente
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Con ancora tanta grinta e una lucidità sorprendente, domenica scorsa, 22 gennaio, Ires Simone Faccarello ha spento 104 candeline attorniata dall’affetto dei suoi cari. Quando ha letto la scritta con l’età e gli auguri sulla torta ha esclamato ridendo: «104 anni? Ma sono tanti e non me ne sono accorta!». Ma qual è il segreto per campare così a lungo e in buona salute? «Vivo alla giornata e il più srenamente possibile. - risponde nonna Ires - Anch’io ho avuto i miei dispiaceri: lutti in famiglia, e un tumore al seno per il quale sono stata operata anni fa. Dopo sono proseguite le cure e i controlli. Poi non ho più fatto nulla e la malattia è sparita». Ires Simone Faccarello aggiunge: «Sono abbastanza autosufficiente. Mi lavo da sola, sbrigo i lavori di casa, mi preparo da mangiare, leggo molto e faccio i cruciverba. Poi ascolto musica allegra, anche se sono po’ sorda, e canto tanto, dimenticando le cose brutte». Insomma, nonna Ires non ha perso lo smalto. Basti pensare che fino a qualche anno fa andava da sola a fare la spesa in centro città, e tuttora le piace raccontare le storie di famiglia, di come ha passato tante ore a lavorare a maglia, a ricamare o a realizzare quadri con la tecnica del mezzo punto.

Ires Simone Faccarello è nata a Netro, in provincia di Biella, nel 1919 e si è trasferita in corso Padre Lorenzo ad Aosta con la sua famiglia in giovane età: gli zii erano ambulanti al mercato, il padre Oreste invece faceva l’idraulico. Proprio nel capoluogo regionale, appena maggiorenne, Ires Simone Faccarello conobbe Oreste Costa, l’uomo che diventò suo marito: era l’immediato dopoguerra e lui lavorava alla Cogne. Invece lei era impiegata negli uffici della Mutua. I coniugi Costa, che non hanno avuto figli, si trasferirono nella casa in via Edelweiss dove lei vive sola ancora adesso. Sopra al suo alloggio, abitano il nipote Renzo Simone Faccarello - figlio di uno dei 3 fratelli, Ener, gli altri erano Arno (pioniere dello sci a Pila, località che ha contribuito a fare nascere e crescere) e Renato - con la moglie Nella Pascal che lei va puntualmente a trovare dopo pranzo. Nonna Ires ha tagliato un altro traguardo irraggiungibile per la stragrande maggioranza delle persone e perciò si merita i più affettuosi e sinceri auguri da parte di tutti.

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