I legumi grandi protagonisti della tradizionale cena ecumenica dell’Accademia della Cucina Italiana

I legumi grandi protagonisti della tradizionale cena ecumenica dell’Accademia della Cucina Italiana
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Giovedì scorso, 17 ottobre, le delegazioni dell’Accademia della Cucina Italiana della Valle d'Aosta, quelle di Aosta e Monterosa, hanno organizzato la tradizionale “cena ecumenica”, che vede riuniti ogni anno, il terzo giovedì di ottobre, alla stessa ora e alla stessa mensa virtuale, tutti gli accademici in Italia e nel mondo a disquisire di un tema specifico.

Il tema dell'anno 2024 individuato dal Centro studi “Franco Marenghi”, e sviluppato tramite i centri studi territoriali, è “I fagioli, i ceci e gli altri legumi”. Il lavoro dei centri studi si è concluso con la pubblicazione del volume della Biblioteca di Cultura Gastronomica, edito da Bolis edizioni, che nelle circa 220 pagine fa conoscere con oltre 150 ricette la cucina realizzata con i legumi. La stesura del volume si è potuta compiere, ancora una volta, grazie alla collaborazione delle varie delegazioni italiane e dei loro centri studi territoriali. La Valle d’Aosta ha contribuito con il suo Centro studi, composto da accademici delle due delegazioni e da membri esterni, esperti conoscitori delle nostre tradizioni culinarie - Maryse Barbieri, Marisa Dujany, Maria Petey, Maurizio Grange, Diego Bovard, John Houston Mckinnon, Jean Claude Mochet, Andrea Nicola ed Emiro Marcoz - che con il loro lavoro di ricerca hanno rintracciato le ricette della nostra regione, espressione della cucina contadina. Sono stati proprio i legumi i protagonisti del menu della cena ecumenica. Per quanto riguarda la delegazione di Aosta la serata si è svolta alla Locanda La Clusaz di Gignod con simposiarca Emiro Marcoz e relatori Paolo Massobrio e Diego Bovard. Il noto giornalista enogastronomico Paolo Massobrio ha disquisito sul tema della serata, ribadendo il desiderio del pubblico di avere piatti cucinati con autenticità e con le migliori materie prime del territorio. L’agrotecnico Diego Bovard ha invece introdotto gli accademici nel mondo contadino valdostano, facendo riscoprire i prodotti degli orti della nostra regione con ricordi e aneddoti legati al mondo agricolo.

I cuochi della Locanda La Clusaz Piergiorgio Pellerei e Thierry Buillet, coadiuvati dalla loro brigata e dall'attento personale di sala, hanno magistralmente accompagnato gli accademici della delegazione di Aosta alla scoperta dei piatti della nostra tradizione utilizzando i prodotti del territorio. Le portate sono state abbinate, grazie ad un lavoro di ricerca del sommellier Enrico Cognein, con i seguenti vini: Franciacorta extra brut-Faccoli,Chinon blanc AOC “Le droit chenin” 2023 di Beatrice &Pascal Lambert, Rosso di Montalcino DOC 2021 Roberto Cipresso e Il Kombucha di melissa. Il menu era il seguente: cotechino cn lenticchier di Castelucci e funghi fermentati, uovo in fonduta di cannellini e tartufo nero, la favò... secondo noi, pancia di maiale marinata cotta in cassoela di legumi, Campari arachidi, merinca di ceci Monte Bianco.

Giovedì sera anche gli accademici della Delegazione Monterosa dell’Accademia Italiana della Cucina si sono ritrovati al Ristorante Al Maniero di Issogne per celebrare la cena ecumenica del 2024.

Il menu è stato predisposto dai simposiarchi Renzo Carlotto e Bruno Pallua con lo chef Giovanni Paladini era rigorosamente a tema della serata e ha particolarmente soddisfatto i numerosi partecipanti all’evento. Stuzzichini di hummus di ceci e pane pita e di lenticchie, cotechino e salignun, serviti con l’aperitivo. Come antipasto la cicoria selvatica spadellata su letto di fave. A seguire il primo: le tagliatelle di ceci di semola di grano duro (ciceri e tria). Come secondo: il polpo grigliato su crema di fagioli bianchi di Spagna. Per finire la torta di nocciola con lo zabaione caldo.

Al termine della serata l’accademica Edda Crosa ha presentato l’edizione 2024 del volume della Biblioteca di cultura gastronomica dell’Accademia Italiana della Cucina intitolato.

Da sinistra il direttore del Centro studi della Delegazione di Aosta dell’Accademia della Cucina Italiana Emiro Marcoz, il delegato di Aosta Andrea Nicola, il critico enogastronomico Paolo Massobrio e gli chef della Locanda La Clusaz di Gignod Piergiorgio Pellerei e Thierry Buillet

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