«I Fondi europei come risposta alle sfide del territorio regionale»: evento #VdA2030
Si chiude un sessennio di progetti, finanziati con fondi europei, e se ne apre un altro: al bilancio del periodo 2014-2020 si affianca la programmazione per il 2021-2027, che avrà ricadute per il 2030. Da qui il tag e il titolo dell'incontro che si è svolto ieri mattina, venerdì 5 novembre, nella sala Viglino del Palazzo regionale ad Aosta, che ha visto l'introduzione dell'assessore agli Affari europei Luciano Caveri e dei tecnici Alberto Vergani, Nadia Petterle, Fabrizio Scotti, Santa Tutino, Angela Rosa Rollando e dell'autorità di gestione per il Programma Operativo. In #VdA 2030 si racchiude una scelta autonomista ed europeista, «anche se nello Statuto, così come nella Costituzione italiana, non si fa cenno all'Europa - spiega Luciano Caveri, che al termine dell'incontro ha firmato il Patto per una Valle d'Aosta sostenibile al 2030 - ma perché alla fine della seconda guerra mondiale non c'era ancora. Ho la stessa età dei trattati di Roma, entrati in vigore nel 1958, e le discussioni in Consiglio regionale di quegli anni mostrano che l'autonomismo si sposa con l'europeismo».
Cosa si è fatto fino ad ora
I fondi europei, declinati in assi e misure secondo le precise indicazioni dell'UE, hanno finora finanziato in Valle d'Aosta 12mila progetti per 312 milioni. Sono stati posati 540 chilometri di fibra ottica, istituiti 600 punti Wi-Fi cui connettersi gratis e la banda larga è stata portata anche nelle zone rurali, dove interagisce con la nuova agricoltura alpina. Dal 2018, sono state assunte 200 persone, ai corsi hanno partecipato 2.900 disoccupati e 800 giovani, molti dei quali hanno acquisito nuove qualifiche anche dopo l'assunzione. Il Pil è soprattutto generato dalle piccole e medie del turismo, penalizzate però dal Covid, ma si sono anche trovati nuovi parnter in Francia, Svizzera e lungo l'arco alpino fino alla Slovenia.
Gli obiettivi per il periodo 2021-2027
Il Quadro strategico regionale di Svilippo Sostenibile 2030 è stato approvato in Consiglio Valle mercoledì 6 ottobre e dalla Commissione europea saranno messe a disposizione risorse senza precedenti per sostenere la ripresa dopo l'epidemia Covid. Gli obiettivi per il nuovo periodo si declinano i 5 punti: una Valle d'Aosta più intelligente, più verde, più connessa, più sociale, più vicina ai cittadini. Ad ogni punto corrispondono progetti specifici e puntuali, ma sopra tutto, ha sottolineato l dirigente delle politiche strutturali e affari europei, «il focus dovrà essere sul potenziamento delle capacità amministrative, per spendere bene i fondi a disposizione».