I Comuni al confine con la Valle d’Aosta alle prese con l’emergenza “Tra Carema e Pont continuiamo a spostarci per fare la spesa”

I Comuni al confine con la Valle d’Aosta alle prese con l’emergenza “Tra Carema e Pont continuiamo a spostarci per fare la spesa”
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Come vivono l’emergenza Coronavirus i Comuni canavesani sul corso della Dora, disposti lungo la tratta che porta in Valle d’Aosta, specialmente dopo la chiusura dei confini regionali da parte di quest’ultima?

A Carema, ultima località piemontese prima di entrare in Valle, la situazione di crisi sanitaria è vissuta con responsabilità e giudizio, secondo il quadro che ne offre il sindaco Flavio Vairos. «Non abbiamo assembramenti di persone, non si sono verificati casi d’intervento in questo senso né elevate contravvenzioni per i trasgressori, la popolazione risponde ai decreti e alle norme di sicurezza in modo sobrio e diligente. - conferma il primo cittadino - Naturalmente è richiesta l’esecuzione di un certo tipo di lavoro nei vigneti e negli allevamenti, solitamente da parte di un singolo o in ambito familiare, le consegne vengono comunque effettuare addirittura senza scendere dagli automezzi, quindi tutti viene svolto nel rispetto delle regole in vigore». Il piccolo Comune non risulta affatto isolato per quanto riguarda gli approvvigionamenti degli esercizi presenti in loco. «Il nostro negozio di alimentari - prosegue Flavio Vairos - è regolarmente rifornito e frequentato da un’utenza che rispetta le norme sancite per il contenimento del contagio, quindi con ingresso limitato a una persona per volta, dotata di mascherina. Va segnalato, e questo è un bene, che i titolari dell’esercizio si sono resi disponibili a effettuare consegne gratuite a chiunque ne faccia richiesta. E’ attiva anche l’Agraria Caremese e il negozio di ferramenta, che fornisce alimenti per animali». La popolazione di Carema si appoggia, per gli acquisti da grande distribuzione, al Conad e all’A&O di Pont-Saint-Martin mentre proprio da Pont giungono clienti alla panetteria del paese, che si era autogestita nell’applicazione delle regole ancor prima che queste diventassero ufficiali. «La chiusura dei confini regionali - aggiunge il sindaco Flavio Vairos - non ci ha impedito di muoverci per queste esigenze, senza problemi di spostamento; posso dire che a oggi la situazione non è poi così differente da quella solita».

Le Asl di Aosta e di Torino hanno segnalato ufficialmente la presenza a Carema di due casi di persone positive al Coronavirus, in isolamento nelle proprie abitazioni. «La loro situazione è sotto il controllo diretto degli enti sanitari per via telematica, senza che ci venga resa nota l’evoluzione della patologia; sono loro a gestire nel migliore dei modi la quarantena, anche in rapporto con i loro familiari» conclude Flavio Vairos.

Anche il Comune di Quincinetto vive l’emergenza sanitaria in modo controllato e propositivo, attento al rispetto delle regole prescritte, con pochi se non nulli interventi di controllo (per lo più dovuti alle attività contadine di lavoro nei campi, che richiedono spostamenti in buona fede, e non per l’azione di “furbetti”). «Quincinetto ha riscoperto la formula del piccolo è bello, - dichiara con soddisfazione il sindaco Angelo Canale Clapetto - nel senso che vive di una riscoperta del fare famiglia, estesa a tutta la comunità urbana, un’atmosfera di solidarietà reciproca che non può che essere positiva, anche a livello psicologico. I tre alimentari del paese funzionano bene, sono riforniti e tutti accettano di buon grado le prescrizioni vigenti per l’emergenza, ligi alla loro osservanza».

I casi di persone probabilmente entrate in contatto con positivi al Coronavirus segnalati dalle Asl sono due o tre, precauzionalmente isolati in abitazione. «E’ stato inoltre attivato - conclude il primo cittadino di Quincinetto - un numero di telefono e una e-mail di contatto con un’unità di crisi riservata ai Sindaci per risolvere problemi, difficoltà o per avere supporto nell’approvvigionamento di mascherine per infermieri, sanitari, volontari e dipendenti comunali, cui fa capo come volontario il direttore dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Marco Orlando».

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