I cento anni di Natalina Brunazzo
«Se arriverò a cento anni faremo una grande festa» diceva sempre Natalina Brunazzo. Per lei i cento anni sono arrivati ma si è messo di mezzo il Covid, così sabato scorso, 27 febbraio, i festeggiamenti si sono svolti inevitabilmente in forma ristretta, con i soli famigliari, a Pont-Saint-Martin.
Natalina Brunazzo era nata il 27 febbraio del 1921 ad Agna, in provincia di Padova, in una famiglia numerosa. Quando aveva circa trent’anni, decise un giorno di andare a trovare le due sorelle Rina e Linda, che si erano trasferite in Valle d’Aosta. Quella visita segnò il suo destino: incontrò il suo futuro marito Gino Ghilardi, di origini bergamasche, trasferitosi a Pont-Saint-Martin per lavoro, da cui ha avuto due figlie, Morena nel 1956 ed Elisabetta nel 1962.
Di carattere forte e deciso, ha badato sempre alla famiglia, che nel tempo si è allargata con i nipoti Thomas Valentini, Vanessa Sesano e Simone Sesano e le pronipoti Aurora e Arya Valentini. Intanto, nel mese di novembre 1973, era rimasta vedova.
Aveva una grande passione per il giardinaggio, l’orto e i fiori. Ora conduce una vita tranquilla, accudita con amore a casa dalle sue figlie e da tutta la famiglia. «Purtroppo la grande festa non si è potuta fare: vorrà dire che recupereremo nel 2022 per il suo 101esimo compleanno!» auspica la figlia Morena.