«Ho tanta nostalgia del mio paese, delle sue meraviglie e dei miei amici»
Il mio paese si chiama Saint-Marcel, è composto da 23 frazioni tra la pianura e la collina ed è per me il più bello della Valle d’Aosta. In questo periodo l’ho dovuto lasciare per motivi di salute, a volte ne sento una forte nostalgia e piango, ma la mia malattia mi ha messo con le spalle al muro e purtroppo a casa mia da solo non ci posso più stare. Penso sovente a tutti gli amici del Bar Trattoria “Come a casa” che mi mancano tanto e questi si chiamano Gabriella, Mauro, Sheila, Gigi, Orietta, Bruno e il bravissimo Simone. Non vedo l’ora di rivederli, anche Grazia, Michele e Roberta del tabacchino. Adesso vi racconto un po’ di storia. Inizio dal Santuario che si trova a circa 900 metri a Plout, si dice che una volta un muratore del posto cadde da un’impalcatura e si spezzò tutte e due le gambe. Fu in seguito a questo incidente che quest’uomo si affidò alla Madonna e promise che, se fosse guarito, avrebbe costruito una Cappellina dedicata alla Santa Vergine, infatti il muratore guarì e mantenne la promessa, costruendo una piccola Cappella, mettendo una statuina della Santa Vergine. Con il tempo però fu costruita una Cappella nel 1715, dedicata a Notre-Dame de Hermites. Poi, vista la continua affluenza di pellegrini da tutta la Valle, si decise di costruire l’attuale grandioso edificio a croce greca, consacrato nel 1853 dal Vescovo Jourdain. Questo è dedicato a Notre-Dame de tout pouvoir. L’interno è completamente affrescato e la cupola, nella parte centrale, arriva a 24 metri di altezza, tra l’altro l’organo è uno dei quattro più antichi della Valle. Il muratore che costruì questa meraviglia, si chiamava Borney ed era di Aymavilles, mentre per le decorazioni se ne occupò il pittore Stornone e per gli affreschi il pittore Fiorina. In questo santuario si festeggia Sant’Anna il 26 luglio e la festa patronale che sarebbe l’Esaltazione della Santa Croce che invece è il 14 settembre. Tuttavia, essa viene sempre celebrata la seconda domenica del mese di settembre. Nella Chiesa parrocchiale, nel paese, si celebra San Marcello e viene officiata la Messa il 16 gennaio. Viene esposto sull’altare il busto reliquiario del Santo e vengono accese delle candele sugli splendidi altari barocchi. Dopodiché si festeggiano anche gli anniversari di matrimonio e in seguito la Pro-Loco prepara un buon pranzo per tutti nella palestra delle scuole. Sul territorio ci sono anche altre 6 Cappelle con diversi oratori e il Castello, adesso in fase di ristrutturazione, che verrà adibito a Museo minerario. Proseguendo verso la collina, sopra Seissogne, si possono incontrare parecchi Mayen e anche il nostro Champremier, dove abbiamo passato tante belle estati durante la nostra infanzia. Adesso invece c’è un’azienda agricola di capre con un agriturismo, più avanti ancora, al Laycher a 1.500 metri di quota, c’è la famosa Locanda del Diavolo e la zona pic nic in località Hazei. Le miniere di Servette con uno scorcio molto particolare, dove si può vedere un ruscello che scende dalla miniera e che colora tutte le pietre di un azzurro intenso. Questo luogo si chiama Chuc. Oltre alle miniere, ci sono diversi alpeggi e in cima al Vallone c’è un lago chiamato Layet vicino all’alpeggio di Emonin. Dal colle Saint-Marcel, scendendo nel Vallone di Grauson, si arriva a Gimillan di Cogne e dal colle verso Fénis si arriva a Champorcher, esattamente al Lago Miserin, dove c’è la Cappella dedicata alla Madonna delle Nevi. La festa patronale è il 5 agosto e c'è un rifugio dove si può mangiare e dormire. Questa festa è molto sentita dalla gente del posto che parte dalla Chiesa alle 4 del mattino in processione al suono del campanone per raggiungere uno dei luoghi più belli della Valle d’Aosta.