“Hikikomori”: ora l’isolamento sociale venuto dal Giappone colpisce anche in Valle d’Aosta

Sta per nascere anche in Valle d’Aosta l’associazione “Hikikomori Italia”, già presente in altre regioni, di informazione e supporto sul tema dell'isolamento sociale volontario, chiamato appunto in giapponese “Hikikomori”, con il significato letterale di “stare in disparte, isolarsi”. Si tratta di un fenomeno che iniziò a manifestarsi in Giappone dalla seconda metà degli anni Ottanta - a causa di dinamiche sociali, relazionali e psicologiche molto complesse - per poi diffondersi dai primi anni Duemila anche in occidente. Le cooperative “Noi e gli Altri” e “EnAIP Vallée d’Aoste” stanno raccogliendo segnalazioni di isolamenti volontari su tutto il territorio valdostano da parte di operatori sociali, insegnanti e anche famiglie. Queste cooperative agiscono nel contesto del Progetto “Movi-Menti”, che è stato selezionato da “Con i Bambini” nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, per aumentare l’attenzione e la consapevolezza su questo fenomeno che coinvolge soprattutto gli adolescenti. Il Fondo in questione nasce da un'intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l'impresa sociale “Con i Bambini”, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud. “Movi-Menti” ha come localizzazione 5 territori: Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Campania e Sicilia. La capofila del progetto nazionale è la cooperativa sociale “Noi e gli Altri”, che ha quale referente regionale Lucia Poli e per referente nazionale Vittoria Burton. Partner della Regione insieme alla “Noi e gli Altri” sono Esprit à l'Envers, Indaco, EnAIP Vallée d’Aoste, Fondazione Comunitaria e due istituzioni scolastiche, la Walser Mont Rose e la Valdigne Mont Blanc.

Il primo obiettivo è dunque raccogliere segnalazioni di eventuali situazioni di disagio legate al fenomeno del “ritiro sociale” per portare anche nella nostra regione l’associazione “Hikikomori Italia”, primo ente nazionale di informazione e supporto sul tema dell'isolamento sociale volontario.

L'associazione è nata da un progetto del 2013, ad opera del dottor Marco Crepaldi, psicologo sociale ed esperto di comunicazione digitale. Quindi, nel giugno 2017 si è costituita ufficialmente come associazione “Hikikomori Italia Genitori”, aperta a tutti i parenti di ragazzi con problemi di isolamento sociale, che si trovano ad affrontare questa problematica, al fine di ottenere maggiori diritti e servizi, nonché di creare una rete nazionale che metta in contatto tutti coloro che ne sono interessati. La peculiarità di questa associazione è di essere interamente gestita da famiglie che parlano e discutono un problema comune sostenendosi a vicenda. Un secondo obiettivo sarà quello di stipulare un protocollo d'intesa tra associazione “Hikikomori Italia”, (una volta costituitasi anche da noi), Ufficio scolastico e Regione per la promozione della cultura del fenomeno dell'isolamento giovanile attuando strategie di intervento che vedano coinvolti istituzioni e servizi per una collaborazione efficace. Nei prossimi mesi sono previsti dei webinar di discussione mettendo in relazione gli operatori con le famiglie di ragazzi isolati e provando ad utilizzare forme diverse di coinvolgimento dei giovani attraverso l'utilizzo corretto della tecnologia con la collaborazione di Cristina D'Arienzo.

Per altre informazioni e per fornire segnalazioni si può telefonare dalle 9 alle 13 Lucia Poli allo 0165 40244 (e-mail: l.poli@noieglialtri.it) o Simona Bertone al 347 8347926 (simonabertone. enaipvda@gmail.com).