Hervé Barmasse e David Gottler hanno deciso Scaleranno il Dhaulagiri in totale stile alpino
Il 2023 è iniziato con il piede giusto per gli appassionati di alpinismo. Il primo giorno dell’anno nuovo Hervé Barmasse e David Gottler hanno finalmente svelato l’8000 che proveranno a scalare il prossimo mese in totale stile alpino.
Sul piatto c’erano Nanga Parbat, Annapurna e Dhaulagiri. La scelta è ricaduta su quest’ultima, che con i suoi 8.167 metri è la settima montagna della Terra. In realtà, spiega Hervé Barmasse, il loro desiderio era quello di volare in Pakistan per ritentare di salire la parete Rupal del Nanga Parbat, ma non hanno ottenuto il visto di entrata e pertanto hanno deciso di optare per un obiettivo nepalese.
Una scelta logica non avendo più molto tempo a disposizione. «Abbiamo perso una settimana» racconta Hervé Barmasse da Kathmandu, dove è tornato assieme a David Gottler una volta terminata la fase di acclimatamento nella valle del Khumbu. Tempo prezioso che è stato eroso da questioni burocratiche, «ma abbiamo ancora 30 giorni davanti a noi e abbiamo tutte le chance per giocarci questa possibilità».
Dunque, niente ritorno sulla parete Rupal del Nanga Parbat (tentata un anno fa), né Annapurna. «Alla fine la decisione ricade sul Dhaulagiri per più di un motivo», spiega Hervé Barmasse alla Gazzetta dello Sport. «Il primo è burocratico: il visto per il Pakistan non ci è mai arrivato e ottenere il permesso per la salita senza il visto è impossibile. Quando abbiamo chiesto spiegazioni, ci è stato risposto che pare che ci sia un problema interno con i Talebani ma pure il timore per questa nuova ondata di Covid. Se queste siano scuse o risposte vere e proprie, non lo sappiamo».
Dhaulgiri e non Annapurna «Perché è una montagna più sicura e con David siamo sempre d’accordo sul tentare sempre le cose più difficili ma anche quelle più sicure».
«Ho scalato il Dhaulagiri nel 2008 con Gerlinde Kaltenbrunner. - racconta invece David Gottler - È stata una delle spedizioni più facili che abbia mai fatto: tutto è andato perfettamente secondo i piani in ogni fase, quindi, ovviamente, ho un ottimo ricordo di questa montagna e sono piuttosto motivato a tornarci per provare qualcosa di diverso. So che la scelta di scalare in inverno e in stile alpino aggiunge un nuovo livello di complessità a un progetto di 8.000 metri, ma in tutta onestà, credo che sia proprio quello che stiamo cercando».
Hervé Barmasse e David Gottler sono acclimatati fino a 6000 metri grazie alle 2 notti trascorse sull’Island Peak (6160m), decisamente in ottima forma e ben motivati.
La prima salita invernale del Dhaulagiri è polacca. Sono Jerzy Kukuczka e Andrzej Czok a toccare la vetta della Dama Bianca per la prima volta nella stagione fredda il 21 gennaio 1985 (qualche settimana dopo Kukuczka mise a segno anche la salita invernale al Cho Oyu).