Guide alpine, premiati i veterani della categoria Coda polemica su Cime Bianche all’assemblea

Guide alpine, premiati i veterani della categoria Coda polemica su Cime Bianche all’assemblea
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Un’assemblea di festa con la coda polemica tra il presidente del Cai Antonio Montani e l’assessore, nonché vice-presidente della Regione, Luigi Bertschy che da martedì scorso ha avuto una puntata pure ieri, venerdì 9, con l’ultima dichiarazione proprio dell’assessore Bertschy: «La replica del Presidente del Cai alle mie critiche rappresenta nei toni e, per certi aspetti, anche nei contenuti un cambio di registro rispetto ai precedenti attacchi del Club alpino italiano contro la liaison tra i comprensori del Cervino e del Monte Rosa. Su questo dossier la nostra posizione rimane distante da quella del Cai. Come Governo valdostano abbiamo la responsabilità di assicurare un futuro di crescita a un settore che, pur occupando una minuscola superficie del territorio regionale, fattura oltre 100 milioni di euro, impiega direttamente oltre 1.000 persone e genera un indotto fondamentale per la nostra economia. I risultati di questi primi giorni di apertura della stagione sciistica ne sono peraltro una conferma. In questa prospettiva la disponibilità al dialogo e il rispetto reciproco sono i presupposti di un confronto democratico che intendiamo sviluppare nella nostra comunità su un progetto cruciale per il nostro sviluppo che noi vogliamo sostenibile, rispettoso del nostro straordinario ambiente e concretamente ancorato alla realtà e alle opportunità offerte dal mercato turistico».

Il tema chiaramente è quello del vallone di Cime Bianche, che ha rischiato di fare passare in secondo piano la bella iniziativa del nuovo direttivo dell’Unione valdostana guide di alta montagna e del suo presidente Ezio Marlier di premiare, nel corso dell’assemblea generale, le guide che hanno superato il mezzo secolo di professione, al termine di un momento di confronto molto interessante, che ha avuto il merito di rilanciare la centralità del ruolo della guida nel panorama dell’offerta turistica valdostana, fortemente incentrata sulla valorizzazione del rapporto con la montagna.

Nel Salone Maria Ida Viglino del Palazzo regionale, Ezio Marlier e il suo vice Jules Pession hanno fatto gli onori di casa, accogliendo tra gli altri il presidente della Regione Erik Lavevaz, quello del Consiglio Valle Alberto Bertin, il vescovo Franco Lovignana, il direttore del Soccorso Alpino Valdostano Paolo Comune e in collegamento addirittura il ministro al Turismo Daniela Santanché, che ha sottolineato come «La montagna ha sofferto tantissimo durante la pandemia e per questo motivo abbiamo stanziato 200 milioni di euro per promuovere il turismo. Al prossimo tavolo di lavoro saranno invitate le guide alpine, che sono un’eccellenza».

«Le nostre montagne - ha detto il presidente della Regione Erik Lavevaz - sono sentinelle sensibili ai cambiamenti climatici, anticipano mutamenti che saranno più globali nei prossimi anni. Avendo i ghiacciai più alti e monitorati, la Valle d’Aosta è diventata un laboratorio per studiare il clima. Il ruolo delle guide è quello di raccontare le bellezze delle nostre montagne, diventandone gli ambasciatori più importanti».

Un ruolo confermato anche da ospiti come Ferruccio Fournier, alla guida dell’Associazione valdostana impianti a fune, richiamando proprio lo stanziamento di 200 milioni di euro annunciato dal ministro Santanché, e come l’appena rieletto presidente dei maestri di sci Beppe Cuc, che ha parlato della necessità per la montagna di essere rilanciata, affinché i giovani rimangano nei loro paesi, limitandone lo spopolamento.

«La nostra è una storia che dura da 200 anni. - ha detto Ezio Marlier - Ora dobbiamo ricreare un posizionamento chiaro, che avevamo perso nell’ultimo decennio. Vogliamo essere una risorsa e un supporto a chiunque ci veda come tali, instaurando dei rapporti e delle relazioni proficue, vogliamo tornare ad avere un peso nello sviluppo della montagna.»

Nel corso dell’assemblea Rudi Janin, direttore dei corsi, ha annunciato il 41esimo corso per aspiranti intitolato a Philippe Favre di Aosta, della società di Valgrisenche, tragicamente scomparso, che inizierà a maggio 2023 e terminerà a luglio 2024, presentanto durante una serata in programma lunedì 16 gennaio 2023, mentre il 41esimo corso per guide dedicato a Roberto Ferraris si svolgerà in16 giornate tra aprile e la fine estate del 2023.

Durante la serata sono stati presentati i neo aspiranti guide Alessandro Beltrami, Marco Bernardini, Marco Bozzolo, Michele Cazzanelli, Manuel Chasseur, Davide Iacchini, Etienne Janin, Renzo Recanzone, Simone Scavazza, Stefano Stradelli, Richard Tiraboschi, Enrico Trapazzo, Maurizio Zenerino, Matteo Upinot e Luca Marino. Ad Alessandro Beltrami è stata consegnata la borsa di studio - creata dalla famiglia, insieme all’allora presidente dell’Uvgam Pietro Giglio e a Gabriella Morelli, direttrice dell’Office du Tourisme - intitolata a Erika Giorgetti, l’impiegata dell’Ufficio del turismo di Champoluc, che nell’agosto del 2020 ha perso la vita, a soli 36 anni, durante un’escursione in montagna.

Come pure tra gli applausi è stato sottolineato il ruolo delle famiglie Morano e Daricou, finanziatrici del modulo del corso per le aspiranti guide sui cambiamenti climatici e rischi in alta montagna.

A concludere l’assemblea la premiazione delle guide che hanno superato i 50 anni di iscrizione all’Unione valdostana: Felice Aguettaz, Giuseppe Alliod, Giulio Filaferro, Gino Jacquemod, Giuseppe Vauterin, Vito Favre, Arturo Jacquemod, Ilvo Berthod, Primo Berthod, Lindo Lucianaz, Vittorio Bigio, Ottone Clavel, Lorenzino Cosson, Walter Grivel, Luciano Mareliati, Maggiorino Michiardi, Attilio Ollier, Ruggero Pellin, Alessio Edoardo Pennard, Giuseppe Petigax, Renato Petigax, Luigi Pramotton, Mario Mochet, Lino Candot, Giovanni Carrel, Rinaldo Carrel, Antonio Carrel, Albino Gorret, Giovanni Herin, Luigi Herin (scomparso domenica), Albino Pellissier, Matteo Pession, Bernardino Philippot, Marco Barmasse, Giuliano Trucco, Giuseppe Dondeynaz, Alfredo Favre, Giovanni Battista Obert, Mario Obert, Silvio Obert, Brenno Rial, Arturo Squinobal, Lorenzo Squinobal, Cesare Glarey, Luigi Vuillermoz e, il più anziano tra i presenti, il 94enne Antonio Guichardaz. Da un punto di vista di iscrizione il decano è Primo Berthod di Valsavarenche iscritto da 68 anni, dal 1955, già apprezzato messo comunale del suo paese, seguito da Antonio Carrel di Valtournenche, ex presidente dell’Uvgam nonché dell’associazione internazionale delle guide, con 66 anni, e quindi da Matteo Pession, altro votornen, guida da 64 anni

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