Guide alpine, istituita una borsa di studio dell’ammontare di 2mila euro in ricordo di Erika Irene Giorgetti

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Per iniziativa di Giuseppe Giorgetti e Fabrizia Serafin, genitori di Erika Irene Giorgetti, scomparsa giovedì 20 agosto 2020 all’età di 36 anni insieme a Nicola Bertola nel corso di un’ascensione al Monte Rothorn in Valle d’Ayas, è stata istituita una borsa di studio dell’ammontare di 2mila euro da destinare all’allievo che avrà conseguito la migliore valutazione al termine del 40esimo Corso di formazione professionale per aspiranti guide alpine «Federico Daricou», che inizierà nel mese di giugno 2021 e che avrà termine l’anno successivo.

Il presidente dell’Unione valdostana guide di alta montagna-Uvgam Pietro Giglio, a seguito dell’approvazione della proposta dei genitori di Erika Irene Giorgetti da parte della Commissione Tecnica dell’Uvgam, afferma che «Questa iniziativa aiuterà un giovane a realizzare il sogno di vivere di montagna e in montagna, sogno che aveva caratterizzato il percorso di vita di Erika. Credo che il cammino umano e professionale di Erika, caratterizzato da conoscenza e passione per la montagna e le sue genti nonché dalla pratica continua dell’escursionismo e dell’alpinismo in ogni stagione, possa essere di esempio e stimolo per coloro che si accingono a diventare professionisti consapevoli e competenti in questo ambito».

Nel 2005, all’età di 21 anni, mentre studiava per conseguire la laurea triennale in Scienze della Comunicazione presso l’Università dell’Insubria di Varese, Erika Irene Giorgetti (foto) iniziava il percorso di vita lavorativa in Valle d’Aosta attraverso uno stage formativo al GEIE del traforo del Monte Bianco e contemporaneamente presso il Forum Sport Center di Courmayeur.

Dopo queste esperienze aveva scelto di vivere stabilmente in Valle d’Aosta, vicino alle montagne che amava e dove si sentiva appagata e felice, vivendo esperienze di lavoro sempre più formative e continuando gli studi per conseguire anche la laurea magistrale.

La prima laurea aveva avuto come argomento di tesi «Marketing degli eventi: la promozione turistica e strategica dell’area di Courmayeur» mentre per la magistrale, anch’essa conseguita con il massimo dei voti, aveva dissertato su «Il dialogo tra due nazioni. L’importanza dell’utilizzo dei tre principali mezzi di comunicazione al Traforo del Monte Bianco».

I suoi impegni di studio avevano sempre rispecchiato il suo amore per il territorio della Valle d’Aosta e il desiderio di indagarlo. Coerentemente si era integrata con la comunità locale collaborando appieno con la Pro Loco di Morgex - paese dove risiedeva - partecipando attivamente all’organizzazione di eventi e come volontaria durante i numerosi trail internazionali promossi in Valle d’Aosta.

Infaticabile camminatrice, aveva esplorato la maggior parte degli itinerari escursionistici della regione sviluppando una competenza che trasferiva con passione ed entusiasmo agli utenti dell’Ufficio del turismo di Champoluc, dove lavorava. «Di recente, si era avvicinata all’alpinismo, disciplina che affrontava un passo dopo l’altro con serietà, impegno e determinazione secondo quello che era il suo approccio alle cose, e alla vita» si legge in una nota dell’Uvgam. «Una fatalità ha interrotto troppo presto il suo percorso, impedendole di raggiungere gli obiettivi e i traguardi che si era prefissata. All’entusiasmo, alla determinazione, all’impegno e alla serietà di Erika è dedicata la borsa di studio, da assegnare a un/una giovane aspirante guida alpina che condivida e integri i suoi stessi valori e compia, con la maggiore competenza possibile, un percorso di vita in montagna vicino a quello che lei stessa aveva intrapreso, affinché la sua energia e la sua forza propulsiva non vadano perdute e continuino ad alimentare amore per la montagna e impegno a sostegno delle terre alte».

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