Guide alpine, «boom» per il corso propedeutico Un mestiere che - piano piano - diventa «rosa»
Sono arrivate ben 71 domande e sono stati scelti i 20 più giovani, nati tra il 2000 e il 2002, con l’auspicio che tra 2 anni partecipino tutti alla selezione per Guida. Partirà dunque al completo il corso propedeutico promosso da Uvgam Unione Valdostana Guide di Alta Montagna - Collegio regionale Guide Alpine, in collaborazione con Fondation Pro Montagna, e finalizzato a indirizzare alla professione di guida giovani alpinisti che siano maggiorenni alla data di inizio del corso e che risiedano o siano domiciliati nella nostra regione.
Il calendario prevede incontri da martedì 1° giugno a mercoledì 27 aprile 2022 articolati in diversi moduli, dalla gestione del rischio in estate, alla roccia e all’arrampicata, dal rischio in inverno alle cascate di ghiaccio, allo sci fuoripista e allo sci alpinismo. Il corso è patrocinato quasi interamente da Fondation Pro Montagna, che ha tra i suoi obiettivi consolidare le professioni tradizionali della montagna. A carico degli iscritti è solo una quota di 350 euro, a titolo di compartecipazione alle spese e in particolare alla copertura assicurativa, oltre ai costi di soggiorno e di trasferimento nei luoghi dove si svolgeranno le attività.
«Mi attendevo una trentina di domande, la realtà ha superato di molto le aspettative» dichiara Christian Zanolli, guida alpina del Cervino, nel consiglio d’amministrazione della Fondation Pro Montagna e referente per il corso, che parteciperà ai vari moduli. «Sono contento perché tanti iscritti sono figli di guide alpine, il che significa che il mestiere si sta tramandando. A breve ci saranno le convocazioni per le prime 3 giornate di corso - martedì 1, mercoledì 2 e giovedì 3 giugno - che si svolgeranno ad Arnad e sulla funivia Skyway, e proporranno le prime nozioni su come legarsi, sulla sicurezza e sulle manovre di soccorso. Nel periodo estivo, in cui il corso sarà sospeso per poi riprendere a settembre - alta montagna e arrampicate - e da novembre ad aprile - ghiacciai, cascate, sci alpinismo e valanghe - , i ragazzi potranno dedicarsi ad attività libere, avendo già conosciuto possibili compagni di cordata e avendo appreso le prime nozioni del mestiere».
Molto soddisfatto anche Patrick Poletto, guida alpina del Cervino, istruttore nazionale e direttore del corso propedeutico fin dall’edizione 2019-20: «Grazie ai costi quasi totalmente sostenuti dalla Fondation Pro Montagna e alla promozione sui social e su alcuni organi di stampa, l’adesione è stata massima. Non ci aspettavamo così tante richieste».
Delle 11 donne che hanno fatto richiesta ne sono state iscritte 5, nate tra il 1996 e i primi anni 2000, andando così a coprire interamente i posti a loro riservati. Oggi le donne guide alpine nella nostra regione sono 6. Ve le proponiamo in questo servizio.